(ANSA) - ROMA, 12 AGO - Nelle famiglie in cui ci sono bambini, il rischio di ammalarsi di Covid è di circa il 10% più alto rispetto ai nuclei familiari composti da soli adulti. È quanto emerge da uno studio condotto da ricercatori dello Statens Serum Institut di Copenhagen, in Danimarca, pubblicato su Eurosurveillance, rivista dello European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc).
La ricerca è partita da una tesi circolata molto negli ultimi due anni: che la convivenza con bambini, soggetti a frequenti infezioni con coronavirus che causano il comune raffreddore, possa avere un qualche effetto protettivo sugli adulti. In realtà, la ricerca è giunta a conclusioni opposte.
L'analisi dei contagi verificatisi tra 450mila adulti residenti con bambini e oltre 2,6 milioni che vivevano senza bambini in casa ha mostrato che le probabilità di contagio sono leggermente più alte tra i primi, con un aumento medio del 10% del rischio di infezioni. Il rischio di ammalarsi cresce all'aumentare del numero di bambini presenti in casa: è del +8% con un minore, del +16% con due, del +38% con tre o più. Le probabilità di contagio aumentano ulteriormente al crescere dell'età dei minori, fino a sfiorare un +65% nelle case in cui sono presenti almeno tre minori che si avvicinano alla maggiore età.
Lo studio non ha invece riscontrato nessun aumento nel rischio di ricovero nelle famiglie con bambini.
"Il nostro studio suggerisce che vivere con bambini piccoli, e quindi essere frequentemente esposti a coronavirus umani, non offre una protezione sostanziale contro l'infezione da SarsCoV2, ma, al contrario, aumenta leggermente il rischio di infezione negli adulti". (ANSA).
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