Pfizer e Valneva, due delle aziende farmaceutiche che hanno prodotto vaccini contro Covid-19, hanno annunciato l'avvio dell'ultima fase della della sperimentazione di un vaccino contro la malattia di Lyme, infezione trasmessa dalle zecche e che, se non opportunamente curata, può diventare cronica e causare danni all'apparato muscolo-scheletrico e cardiovascolare, al sistema nervoso e alla pelle.
Il vaccino, denominato Vla15, è composto da frammenti proteici del batterio responsabile della malattia, la Borrelia burgdorferi. Attraverso il blocco della proteina OspA, impedisce al batterio di lasciare la zecca e infettare l'uomo. Il vaccino copre le sei più diffuse varianti di questa proteina.
Il trial clinico di fase III coinvolgerà 6mila persone con più di 5 anni che riceveranno un ciclo di vaccinazione composto da tre dosi a cui si aggiungerà una dose booster somministrata dopo un anno. La sperimentazione verrà condotta in Finlandia, Germania, Olanda, Polonia, Svezia e Stati Uniti. Le aziende prevedono di sottoporre i dati per l'approvazione alle agenzie regolatorie entro il 2025.
"Con l'aumento dei tassi globali di malattia di Lyme, fornire una nuova opzione per aiutare le persone a proteggersi dalla malattia è più importante che mai", ha affermato Annaliesa Anderson, head of Vaccine Research & Development di Pfizer. "Non vediamo l'ora di indagare ulteriormente Vla15 in questa fase 3; ciò ci porterà un passo avanti verso la possibilità di rendere disponibile questo vaccino sia agli adulti sia ai bambini", ha aggiunto Juan Carlos Jaramillo chief medical officer di Valneva.
Anche se la reale diffusione della malattia di Lyme è incerta, si stima che l'infezione colpisca ogni anno circa 476mila persone negli Usa e 130mila in Europa.
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