(ANSA) - ROMA, 25 LUG - Otto asl o ospedali su dieci sono presenti almeno su Facebook. Il 94% ha al suo interno un ufficio stampa. E il 22% ha assunto professionisti dell'informazione durante l'emergenza Covid. Sempre più anche sui social media e affidata a giornalisti, la comunicazione delle aziende sanitarie sta cambiando velocemente. E, a dare un forte impulso, è stata la pandemia, che ha mostrato come affidarla a professionisti dell'informazione aiuti a costruire fiducia. E' quanto emerge dall'indagine curata da Fiaso e presentata all'incontro "Il ruolo dei professionisti dell'informazione in sanità".
La rilevazione ha coinvolto quasi 70 aziende sanitarie e ospedaliere su tutto il territorio, a cui è stato somministrato un questionario composto da 20 domande. Ne è emerso che sui social, a farla da padrone è Facebook (93%), seguito da Youtube (76%), Instagram (71%), quindi Twitter e LinkedIn (41%). C'è anche un 15% che ha attivato un canale Telegram, un 5% che utilizza Whatsapp. In sei casi su dieci la pagina social viene aggiornata almeno una volta al giorno. In 4 aziende su dieci a gestire l'ufficio stampa c'è una sola persona, ma in 6 su dieci la squadra è composta da più addetti. Nel corso dell'emergenza Covid molte aziende hanno deciso di costruire ex novo un ufficio stampa per rispondere alle nuove necessità dettate dall'infodemia: in quasi un'azienda su quattro c'è stata la volontà di scommettere sul ruolo della comunicazione assumendo, nel ruolo di ufficio stampa, un giornalista professionista, in linea con la legge 150 e garanzia di qualità dell'informazione.
La comunicazione verso i media è quotidiana: il 45% di ospedali e asl invia oltre 10 comunicati stampa a settimana. "La diffusione di bufale e fake news rese virali dai social network ha reso evidente la necessità di investire su una comunicazione efficace, trasparente e tempestiva. Ed è attraverso i professionisti degli uffici stampa che le aziende hanno certificato la credibilità delle informazioni con l'obiettivo di alimentare la fiducia dei cittadini", commenta il presidente di Fiaso Giovanni Migliore. (ANSA).