Le modifiche delle regole sull'isolamento per i positivi al Covid "sono scelte in cui la politica prende decisioni, sempre su base scientifica, tenendo conto del cambiamento della situazione della pandemia. Noi finora abbiamo evitato che il virus circolasse per evitare la malattia. In questo momento la malattia è molto più rara rispetto al passato, e quindi cambia lo scenario, e con esso le scelte da fare". Così all'ANSA il direttore dell'Unità di microbiologia dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma, Carlo Federico Perno.
"Io sono convinto - afferma Perno - che l'abbattimento della mortalità, avvenuto in gran parte grazie al vaccino, richieda una riflessione sulle regole, prendendo decisioni importanti di tipo strategico. Come esempio possiamo prendere l'influenza: Noi per l'influenza non abbiamo chiuso l'Italia. Quindi, se riteniamo che questo virus oggi abbia caratteristiche cliniche che si avvicinano sempre di più all'influenza, potremmo andare verso un allentamento del rigore con cui abbiamo vissuto la pandemia; se di contro ritenessimo che il virus abbia ancora caratteristiche particolarmente gravi, bisognerebbe essere ancora molto rigorosi". E l'esperto spiega: "In sostanza, dobbiamo decidere se rincorrere il virus o la malattia, sapendo che finora bloccando il virus bloccavamo anche la malattia, ma oggi potrebbe non essere piu' strettamente cosi'. Se rincorriamo il virus, mascherina per tutti e anche lockdown, come hanno fatto a Shanghai. Se il nostro bersaglio e' la malattia, possiamo allentare un po' la presa sapendo che il virus, pur circolando abbondantemente, danni ne farebbe molti di meno che nel passato. in sostanza, si allenta un pochino per riprendere la vita normale sapendo che nella gran parte dei casi, questo virus, oggi, e ci tengo a sottolinearlo, grazie a piu' di 50 milioni di vaccinati, fa molto meno danno".
"Quindi sì - dice Perno - sono d'accordo con una revisione puntuale e aggiornata delle regole sull'isolamento, che dovrà essere poi modulata nel tempo, man mano che si valuti quello che è il percorso naturale di questa malattia". Malattia, rileva l'esperto, altamente mortale all'inizio "mentre adesso abbiamo una mortalità riportata sotto l'1 per mille, dove il denominatore è rappresentato dal numero di tamponi positivi (e sappiamo che almeno il doppio dei tamponi che sono positivi non vengono dichiarati, mentre i decessi sì). Quindi - conclude Perno - abbiamo una mortalità molto piu' bassa rispetto al passato, bene cosi', ricordando pero' che comunque i decessi sono sempre tanti. Dunque allentare, ma non tana libera tutti".
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