(ANSA) - BOLOGNA, 14 LUG - Miopia, astigmatismo e perdita di acutezza visiva possono essere causati dal cheratocono, una malattia oculare ancora oggi difficile da prevenire e contrastare, se non con interventi chirurgici. All'Università di Ferrara Ilaria Conti, ricercatrice del Dipartimento di medicina translazionale e per la Romagna, sta studiando nuove terapie non invasive a contrasto della malattia, grazie ai fondi raccolti con il 5x1000 nell'anno 2021.
"Il cheratocono si sviluppa quando le fibre di collagene, che formano l'architettura della cornea, perdono i legami che le tengono unite e tendono progressivamente a scivolare le une sulle altre, aumentando la curvatura e contemporaneamente riducendo lo spessore del tessuto corneale", spiega Ilaria Conti. "La struttura della cornea prende così la forma di un cono, con delle conseguenze sulla capacità della vista, sia da vicino che da lontano. Si tratta di una vera e propria degenerazione visiva, che si aggrava nel corso del tempo".
Non c'è ancora una terapia farmacologica efficace contro il cheratocono e la principale ragione è dovuta alla scarsità di informazioni raccolte sui i meccanismi biologici responsabili.
Per questo, spiega la ricercatrice, è fondamentale studiare un approccio preventivo alla malattia, per mezzo di una diagnosi precoce, che prevenga stadi di sviluppo preoccupanti. L'idea è quella di "realizzare dei trattamenti che prevengano la formazione del cheratocono stesso" studiando i "microRNA come sorta di indice, marcatore che va a segnalare se e come la patologia si sta sviluppando". (ANSA).