In questo momento la spinta che arriva dal Pnrr considera lindustria come un fattore abilitante. Il rapporto medico-industria che come spesso abbiamo detto è alla base dellinnovazione in sanità diventa un elemento fondamentale. In generale siamo favorevoli al fatto che arrivi una legge che norma la trasparenza in sanità, quattro anni fa fummo i promotori di unanaloga azione con un codice di autoregolamentazione. Ci preoccupa il fatto che oggi la norma abbia alcuni aspetti critici: che applichi la logica della gogna mediatica di quei soggetti che non vadano incontro a un corretto adempimento della norma stessa e il consenso automatico scavalcando i diritti del singolo di vedere il proprio nome inserito in un database:come a dire che collaborando con lindustria debba spogliarsi dei diritti che altri hanno. Lo spiega in occasione dellevento 'Sunshine act. Focus sulla trasparenza in sanità', il presidente di Confindustria Dispositivi Medici Massimiliano Boggetti.
Questo - aggiunge - è il tema fondante della nostra preoccupazione: oggi il rapporto medico industria è virtuoso, ma a differenza di molti Paesi nel mondo, nel nostro è legato a una visione di un conflitto di interessi negativo. Chi oggi lavora per lindustria è completamente escluso da tutti i processi legati alle gare, alle diffusioni tecnologiche, ai processi di acquisto. Sarà importante, è quindi il messagigo di Boggetti "fare in modo che la norma che va a sostituire un codice di autoregolamentazione sia scritta bene nei dettagli quando verranno fatti i decreti attuativi, che si ripensi alla logica delleccessiva pubblicità negativa a chi non dovesse eventualmente adempiere, perché siamo in un sistema molto complesso e può capitare, non avendo una normativa snella, e ripensare alla logica del consenso automatico perché credo sia incostituzionale o comunque leda i diritti dei singoli.
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