(ANSA) - ROMA, 11 LUG - "L'apertura della somministrazione della quarta dose del vaccino anti Covid anche alle persone sopra i 60 anni ci aiuterà a tutelare i più fragili e a mettere in sicurezza gli ospedali". Così il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore. "Le aziende sanitarie e ospedaliere - aggiunge - sono pronte a riprendere con vigore la campagna vaccinale per gli over 60 che rappresentano i soggetti più a rischio e a continuare con la somministrazione del booster ai fragili. A oggi, infatti, solo poco meno di un terzo dei soggetti estremamente vulnerabili ha ricevuto la quarta dose: una percentuale bassissima per chi, di fronte a varianti a elevata contagiosità, è ad alto rischio infezione e ospedalizzazione. La quasi totalità di ricoverati in terapia intensiva nei nostri ospedali sentinella, infatti, è composta da pazienti affetti da altre patologie".
"Tra i soggetti a rischio, oltre ai fragili - prosegue Migliore - vanno aggiunti coloro che hanno più di 50 anni, senza storia di infezione o non vaccinati, o che non hanno fatto la terza dose o addirittura neanche la seconda, oppure hanno completato il ciclo da oltre sei mesi. Se nel 2021 erano circa 23 milioni gli italiani non vaccinati; nell'estate del 2022 la platea che accomuna non vaccinati e vaccinati con ultima dose da più di 6 mesi è fatta di 30 milioni di persone, di cui 16 milioni con più di 50 anni e quindi a maggiore rischio di complicanza. Nonostante il periodo più buio sia stato superato, è necessario sottolineare che oggi il nostro sistema sanitario è nuovamente esposto ad una significativa condizione di rischio, da un lato dovuta alla notevole circolazione virale, alla riduzione delle misure di prevenzione dei contagi, alla riconversione a no-Covid dei reparti e allo smantellamento delle strutture d'emergenza, ma anche e soprattutto alla elevatissima percentuale di soggetti a rischio. Bene dunque la somministrazione della quarta dose anche agli ultra 60enni".
(ANSA).
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