"La ricerca scientifica è nel cuore dell'Istituto dermatologico San Gallicano, fondato quasi 300 anni fa e riconosciuto già nel 1939 come Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). Nel corso di questi ultimi anni, ci siamo dedicati soprattutto alle malattie dermatologiche più frequenti come la psoriasi e la dermatite atopica, ma anche malattie rare e patologie infettive, come la sifilide, il Covid-19 e il vaiolo delle scimmie". Lo spiega Aldo Morrone, direttore scientifico dell'istituto, a margine della presentazione della mostra "Oltre il visibile", che fa da oggi tappa a Roma, nell'atrio degli Ifo-Istituto Dermatologico San Gallicano e Istituto Nazionale Tumori Regina Elena.
Fondato nel 1725 e primo ospedale dedicato alla cura della pelle in Europa, il San Gallicano, è oggi una struttura in cui l'assistenza va di pari passo con la ricerca. "Centinaia di migliaia di persone ogni anno - spiega Morrone - accedono alle nostre strutture per avere una diagnosi di malattia. Allo stesso tempo, sono centinaia le pubblicazioni scientifiche su riviste ad alto impact-factor, così come i premi ricevuti, come quello conferito dalla International Society of Dermatology. Questo è merito della capacità dei nostri medici e ricercatori".
Tra i focus della ricerca, quella sul melanoma, tumore molto aggressivo della pelle, con 1.400 famiglie seguite con melanoma ereditario e circa 3.000 diagnosi in 3 anni. Qui viene fatta ricerca 'traslazionale', "ovvero va dal letto del malato ai laboratori di ricerca e viceversa. E questo è valido sia nei confronti dei pazienti seguiti qui, sia nei confronti di quelli a decine di migliaia di chilometri, perché stiamo conducendo studi in diverse aree del mondo anche grazie alla telemedicina". Risultati, conclude, che sono anche merito dei "finanziamenti dei cittadini che vogliono investire nella ricerca pubblica, sia con donazioni, che destinando il 5x1000 agli Ifo - Istituto San Gallicano e Istituto tumori Regina Elena. A loro siamo grati perché contribuiscono di migliorare la conoscenza delle malattie, poterle diagnosticare velocemente e curare più pazienti possibile".