Martedì 19 Novembre 2024

Cattani (Farmindustria), Covid ha svelato ruolo sociale salute

Cattani (Farmindustria), Covid ha svelato ruolo sociale salute - © ANSA

Due anni di pandemia sono state una sveglia che ha ricordato non solo il valore intrinseco della salute, ma anche quanto la dimensione della salute sia una componente essenziale dei rapporti economici e sociali. Da questo punto di vista, quello della medicina sociale, è un approccio quanto mai attuale. Perché va “a correlare tutte quelle dimensioni che vanno oltre la medicina clinica e strettamente curativa, collegando le sfere sociali, le sfere del benessere, dell’inclusione psicologica, sociale e lavorativa e andando a creare un continuum tra i percorsi di cura e prevenzione e l’impatto sul mondo sociale ed economico”. È quanto ha affermato Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, nel corso del convegno ‘La medicina sociale in evoluzione, tra innovazione, nuovi bisogni e tutela della disabilità’, organizzato dalla Fondazione Mesit con il supporto del network editoriale PreSa - Prevenzione Salute e il supporto non condizionante di Sanofi.

Cattani ha ricordato “con orgoglio” il “miracolo” dei “vaccini Covid sviluppati in soli 9 mesi invece dei consueti 5-10-12 anni”. Questo, ha proseguito, “ci ha portato a effettuare 13 mld di dosi di vaccini nel mondo e ad avere oltre due terzi della popolazione mondiale vaccinata con almeno una dose. In Italia ha fatto sì che si sia rimesso in moto l’Orologio della vita, facendoci riprendere 6 mesi di vita media in un anno rispetto allo stop che c’è stato durante la pandemia”.

Tuttavia, ha ricordato Cattani, ci troviamo in uno “scenario irrimediabilmente cambiato”, in cui l’Europa - e con essa l’Italia - rischia di perdere la sfida globale nella ricerca e l’innovazione.

“Non ce lo possiamo permettere. Quello che tutti hanno realizzato è che il primo elemento per cercare le opportunità di sviluppo sociale e economico è la salute”. Per questo, il presidente Farmindustria ha chiesto investimenti sul fondo sanitario, “nuove infrastrutture, regole nuove, perché anche non decidere è un danno”. Per esempio, ha aggiunto, “si può partire con un percorso che ci porti a superare l’annoso Payback, che è una tassazione aggiuntiva per il settore”. Sul fronte della valutazione dei nuovi farmaci, invita a lavorare su modelli che velocizzino i tempi di approvazione, come avvenuto durante la pandemia. Non da ultimo, un freno al taglio del prezzo dei farmaci in maniera analoga a quanto fatto in Germania per contrastare l’impatto potenzialmente devastante dell’aumento dei costi dell’energia e delle materie primi.

“Quello che possiamo fare è continuare il dialogo proficuo che c’è stato con i ministri per riuscire a superare tutti i nodi, che non sono di ieri ma di alcuni di decenni. Segnali importanti sono arrivati e noi daremo il nostro contributo”, ha concluso.

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