Sono 107.786 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del Ministero della Salute. Martedì 5 luglio 2022 i contagiati erano stati 132.274. Le vittime sono invece 72, in calo rispetto alle 94 di martedì. Sono stati eseguiti in tutto, tra antigenici e molecolari, 380.035 tamponi con il tasso di positività che si attesta al 28,4%, stessa percentuale di martedì. Sono 325 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, due in più rispetto a mercoledì. Gli ingressi giornalieri sono 43. I ricoverati nei reparti ordinari sono ieri 8.220, 217 in più di martedì. Gli italiani positivi al Coronavirus sono attualmente 1.146.034, in continua crescita negli ultimi giorni. Lo evidenziano sempre i dati del ministero della Salute. In totale sono 19.048.788 i contagiati dall'inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 168.770. I dimessi e i guariti sono 17.733.984, con un incremento di 51.183
È aumentato del 19% in una settimana il numero dei pazienti ricoverati a causa del Covid, sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive e l'incremento maggiore si rileva nelle ospedalizzazioni 'Per Covid', ovvero nei ricoveri con sindromi respiratorie tipiche della malattia, che in 7 giorni è stato del 24,5%. Aumentano meno, ovvero del 13,7%, i ricoverati 'Con Covid' cioè quei pazienti giunti in ospedale per curare altre patologie e trovati positivi al tampone pre-ricovero. Lo indica la rilevazione del 5 luglio condotta attraverso gli ospedali sentinella della Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso). In particolare, i ricoveri dei reparti ordinari fanno registrare un incremento del 15% mentre nelle terapie intensive degli ospedali sentinella, sia pur con numeri ancora relativamente bassi, si assiste a un raddoppio del numero dei posti letto occupati. Nelle rianimazioni, in particolare, persiste una quota di no vax pari al 19%; tra i vaccinati, invece, l'80% dei presenti risulta aver fatto il vaccino da oltre 4 mesi. "Registriamo per la prima volta dopo mesi una inversione di tendenza: i pazienti Per Covid (52%) tornano a essere più numerosi di quelli Con Covid (48%)", osserva il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore.
RADDOPPIATI I RICOVERI DEI BAMBINI
In particolare raddoppiano, in una settimana, le ospedalizzazioni pediatriche dovute al Covid-19 e a finire in ospedale sono soprattutto bimbi tra 0 e 4 anni, che rappresentano il 78% dei piccoli ricoverati. Dal monitoraggio dei quattro ospedali pediatrici e dei reparti di pediatria aderenti al network di strutture sentinella emerge un incremento dell'84% dei pazienti sotto i 18 anni: si passa dai 51 ricoverati del 28 giugno ai 94 del 5 luglio. "La grande contagiosità di questa variante - spiega il presidente Fiaso, Giovanni Migliore - colpisce anche i bambini, che non sono esenti dallo sviluppare la malattia da Covid come dimostrano i dati crescenti negli ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria. Occorre riservare maggiore attenzione ai neonati e ai più piccoli". "Questi dati - commenta Alberto Villani, responsabile della Pediatria Generale e Malattie Infettive dell'Ospedale Bambino Gesù - confermano che l'incremento della circolazione del virus coinvolge l'età evolutiva con modalità e caratteristiche sovrapponibili a quelle della popolazione generale: aumento della contagiosità e del numero di infetti che presentano sintomi e conseguente incremento dei ricoveri ospedalieri".
IN AUMENTO RICOVERI PER MALATTIE RESPIRATORIE
Si rileva una crescita 'signficativa' dei casi di ricoveri per problemi respiratori legati a Covid-19. Lo indica la rilevazione del 5 luglio condotta attraverso gli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso). "Tornano a crescere in maniera significativa i pazienti che hanno una patologia specifica da Covid con sindromi respiratorie", osserva il presidente dellai Fiaso, Giovanni Migliore. La diffusa circolazione del virus, prosegue Migliore, "ci obbliga a riorganizzare i nostri ospedali, riaprendo i reparti dedicati all'assistenza respiratoria e ventilatoria, ma continuando anche a ricoverare coloro che non presentano una sintomatologia specifica in reparti dove sia possibile creare un isolamento sicuro".
Agenas, occupazione intensive sale al 4% in 24 ore - Sale di un punto percentuale nell'arco di 24, in Italia, tornando al 4%, la percentuale di posti nelle terapie intensive occupata da pazienti con Covid-19, un valore ancora lontano da livelli di allerta ma più alto rispetto al 2% che si registrava esattamente un anno fa. Resta invece ferma al 12%, a livello nazionale, l'occupazione dei posti letto nei reparti di area medica e 3 sono le regioni in cui supera il 20%: Calabria (24%), Sicilia (25%), Umbria (32%). A descrivere l'ondata estiva di Covid-19 sono i dati dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 5 luglio 2022, pubblicati oggi. Nel dettaglio, in base al monitoraggio, la percentuale di posti letto nei reparti di area medica o non critica), nell'arco di 24 ore, cala in Basilicata (17%) e Valle d'Aosta (20%) ma cresce in 10 regioni: Calabria (24%), Campania (15%), Lombardia (11%), Marche (14%), Pa Trento (12%), Piemonte (7%), Sardegna (9%), Sicilia (25%), Toscana (12%), Umbria (32%). E' stabile in 9: Abruzzo (al 13%), Emilia Romagna (13%), Friuli Venezia Giulia (13%), Lazio (11%), Liguria (16%), Molise (7%), Pa Bolzano (12%), Puglia (14%) e Veneto (9%) . L'occupazione dei posti nelle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19, cala in Friuli Venezia Giulia (4%) e Piemonte (1%), ma cresce in 7 regioni: Marche (3%), Pa Bolzano (3%), Puglia (4%), Sardegna (5%), Sicilia (5%), Umbria (8%) e Veneto (3%). E' stabile in 11 regioni o province autonome: Abruzzo (al 3%), Basilicata (3%), Calabria (4%), Campania (6%), Emilia Romagna (3%), Lazio (7%), Liguria (3%), Lombardia (1%), Molise (3%), Pa Trento (1%), Toscana (4%). In Valle d'Aosta (0%) la variazione non e' disponibile.
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