"Il mio sogno era creare posti di lavoro. Per questo, più che a quanto abbiamo fatturato ogni anno, guardo a quanti dipendenti abbiamo assunto. Così facendo in 4 anni siamo passati da 250 addetti a 1.500 nel mondo". E "alle donne dico: non abbiate paura di prendervi quello che vi spetta". A parlare è Gilda D'Incerti, fondatrice e ceo di PQE Group, società di consulenza internazionale che supporta le aziende nelle varie fasi di vita del farmaco, che ha ricevuto quest'anno il premio della Fondazione Marisa Bellisario come "Women Value Company", dedicato alle aziende che valorizzano il talento femminile.
Laureata in statistica economica, esperta di convalida dei sistemi informatici grazie a progetti svolti anche per gli enti regolatori, Gilda D'Incerti, ha fondato nel 1998 a Reggello (FI), un'azienda che conta 28 sedi nel mondo dall'Australia agli Stati Uniti. Una realtà che anche nei due anni della pandemia, il 2020 e il 2021, ha visto un +20% di crescita andato di pari passo con un ampliamento di organico. Organico - in cui 4 dipendenti su 10 sono donne - la cui partecipazione aziendale viene promossa anche attraverso progetti di responsabilità sociale d'impresa, dal Brasile al Nepal.
"Spesso - spiega l'imprenditrice - mi chiedono un'opinione in merito alle poche donne in posizioni lavorative chiave e alle differenze salariali rispetto agli uomini. Sono convinta che molti di questi problemi trovino terreno fertile nei limiti che molte donne si pongono. A volte loro stesse non hanno l'ambizione e il coraggio di prendersi quello che le loro capacità permetterebbero loro di fare. In PQE Group abbiamo il 40% di donne ma nel management scendono al 10%". Capita, non di rado, che a limitare le proprie possibilità sia l'individuo stesso, "ad esempio ogni volta che una giovane con talento ha paura di assumere posizioni dirigenziali, magari per timore che il partner non sia contento se lei guadagna più di lui o per timore che la maternità significhi dover rinunciare alla carriera". "Non credo - conclude Gilda D'Incerti - nelle quote rosa. Credo che le donne debbano avere le stesse opportunità degli uomini e un'azienda in grado di ascoltarne le esigenze. Ma, nel momento in cui queste possibilità ci sono, sta poi a noi giocarcele, credendo in noi stesse".
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