(ANSA) - ROMA, 14 GIU - Dalle aspettative sul migliore utilizzo del Pnrr al ruolo di primo piano dei giovani medici fino al congresso annuale (26-29 ottobre) e al messaggio di prevenzione nella giornata mondiale del diabete (14 novembre), sono tante le sfide della Società italiana di diabetologia (Sid) nei prossimi mesi. Il diabete è una patologia complessa, che necessita di un approccio in equipe e di un forte collegamento fra specialisti medici di medicina generale. Occorre ottimizzare l'impiego delle risorse, e questo passa anche per una attenta allocazione dei fondi legati al Pnrr. Proprio questo è il tema sul quale Sid, in collaborazione con l'Associazione Medici Diabetologi Amd, dialoga da diverso tempo con le istituzioni. Un iter che ha trovato fino ad ora spiega la società scientifica "massima collaborazione, con la promessa di ampia disponibilità e la più larga considerazione da parte delle istituzioni verso le tematiche relative al diabete e i 4 milioni di persone cui è stato diagnosticato. Si tratta di oltre il 6% della popolazione italiana, che genera costi pari a 9,93 miliardi di euro all'anno per il SSN". Sid e Amd, in un position paper hanno riassunto le loro proposte per la razionalizzazione dell'assistenza alla persone con diabete.Nel frattempo l'attività scientifica non si ferma, con la valorizzazione delle giovani leve, i giovani studiosi che parteciperanno a Parma Diabete, congresso a cadenza triennale che si terrà il 23 e 24 giugno. Parma Diabete farà da "apripista" ad altri due appuntamenti autunnali: il congresso Nazionale della SID a Rimini dal 26 al 29 ottobre e la Giornata Mondiale del Diabete il 14 novembre. "Siamo in un'epoca di forti cambiamenti, e, in campo sanitario, non è più possibile rinviare le criticità - rileva il professor Agostino Consoli, presidente Sid - e' necessaria una azione forte, volta a rendere più efficaci e più efficienti i percorsi di cura delle persone con diabete, sia dialogando con le istituzioni sulla ottimale declinazione in diabetologia della misura 6 del Pnrr, sia potenziando le attività di ricerca, e moltiplicando le iniziative congressuali e di formazione". (ANSA).
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