(ANSA) - TERAMO, 08 GIU - "La sfida della riforma del Servizio sanitario nazionale non si può fare se non si mette al centro quella che per noi è davvero la leva fondamentale: il nostro personale. Dobbiamo superare un modello di programmazione della spesa sanitaria costruito negli anni con silos chiusi e tetti di spesa, sto lavorando perché si provi a costruire un modello diverso e dovremo investire più che possiamo nelle nostre risorse umane". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza nel suo intervento al convegno "I valori del Servizio sanitario nazionale e le sfide della post pandemia. Dal PNRR al DM 71", organizzato a Teramo da Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) e Asl di Teramo.
"Elemento di importante cambiamento degli ultimi anni anche l'investimento sulle borse di specializzazione in medicina: nell'ultimo anno ne sono state finanziate 17.400 - ha aggiunto - il triplo di tre anni fa, il doppio di due anni fa. È il tentativo di recuperare un errore commesso in passato che aveva consentito la costruzione del cosiddetto imbuto formativo".
A ribadire l'importanza della valorizzazione delle risorse umane in sanità il presidente di Fiaso Giovanni Migliore: "Negli ultimi dieci anni, a causa del blocco del turnover e dei tetti di spesa per il personale, il servizio sanitario nazionale ha perso oltre il 6% degli organici. Un'emorragia che continua ogni anno quando vanno in pensione, tra quota 100 e limiti di età, più di 20mila tra medici e infermieri a fronte di soli 14mila tra nuovi specializzandi e neolaureati in infermieristica. È chiaro che si è stratificato nel tempo un grosso divario tra assunzioni e cessazioni, che ha impoverito gli ospedali e le Asl e a cui dobbiamo cercare di far fronte". (ANSA).
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