Gli ultimi dati Usa indicano che i casi di covid nel Paese - nuovamente in crescita dalla primavera - stanno apparentemente colpendo piu' americani che hanno ricevuto una o due dosi booster dei vaccini contro il Sars-Cov,2 rispetto a chi ha fatto solo le prime due dosi. Esperti federali e scienziati sono perplessi e stanno studiando il trend, ma ribadiscono che gli studi in corso confermano la protezione offerta dalle terze e quarte dosi contro la malattia grave ed i rischi di morte. Gli esperti ipotizzano che il fenomeno dipenda da vari fattori tra cui i comportamenti piu' a rischio tenuti dalle persone che hanno ricevuto il booster, come quello di smettere di usare le mascherine ed esporsi di piu' al contagio.
Ad incidere anche la propensione a fare i test molecolari tra chi ha ricevuto tre o quattro dosi di vaccino rispetto ai soli test casalinghi che spesso non vengono riportati e vengono fatti da chi non si vaccina. In ogni caso ci sono pochi dubbi che l'ondata di omicron sia capace di 'bucare' gli anticorpi prodotti dopo i vaccini e gli stessi Cdc ammettono che "interpretare i trend recenti e' difficile". I casi di covid 'breakthrough' tra chi ha avuto 3 o 4 dosi sono difatti quasi sempre leggeri e si risolvono a casa in pochi giorni. Tuttavia, le cifre dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) rivelano che la settimana del 23 aprile scorso - l'ultima per la quale vi sono cifre certe - l'incidenza dei nuovi contagi tra chi aveva ricevuto una o due dosi vaccinali booster e' stata pari a 119 casi ogni 100.000 americani. Si tratta di un tasso piu' che doppio a quello registrato tra gli americani che avevano fatto solo due dosi, ma di una frazione minima dei nuovi contagi osservati tra chi non si era vaccinato del tutto.