(ANSA) - ROMA, 03 GIU - I bambini e ragazzi che praticano sport di squadra hanno meno probabilità di soffrire di depressione o ansia, mentre quelli che invece si dedicano ad attività da svolgere individualmente come il tennis hanno un rischio aumentato di sviluppare queste problematiche. Lo rileva uno studio della California State University, pubblicato su Plos One. I ricercatori hanno analizzato i dati sulle abitudini sportive di 11.235 ragazzi americani, tra i 9 e i 13 anni, tratti dallo studio Adolescent Brain Cognitive Development. Lo studio in corso di 10 anni prevede questionari per bambini e genitori una o due volte l'anno, giochi e puzzle che valutano la funzione cerebrale, fornitura di campioni di saliva per i test e risonanze magnetiche periodiche.
Gli sport individuali o di squadra considerati prevedevano una pratica formale, avevano regole, ed erano competitivi. Circa 3.348 giovani risultavano praticare quelli di squadra, 2.366 individuali, mentre 1.750 facevano entrambi. La salute mentale è stata paragonata a un gruppo di controllo che non praticava sport. Dall'analisi è emerso che coloro che praticavano sport di squadra avevano il 10% in meno di probabilità di essere ansiosi o depressi rispetto ai loro coetanei che non praticavano sport.
Non solo: avevano anche il 17% in meno di probabilità di soffrire di problemi sociali, mentre i problemi di attenzione erano inferiori del 12% in questo gruppo. I ragazzi che praticavano sport individuali avevano invece il 16% in più di probabilità di sviluppare ansia o depressione rispetto a coloro che non praticavano sport. I problemi sociali erano il 12% più diffusi in questo gruppo, dove tra i partecipanti vi era anche il 14% in più di probabilità di soffrire di problemi di attenzione. Gli studiosi affermano che gli sport di squadra sono un "veicolo per sostenere la salute mentale di bambini e adolescenti".
Giocare con gli altri aumenta la condivisione e infonde un sano senso di competizione, mentre gli sport individuali possono causare più ansia da prestazione. Ma servono sul tema ulteriori studi. (ANSA).