La nuova Carta dei diritti delle persone con sclerosi multipla che oggi viene sottoscritta da numerosi politici "può avere importanti ricadute nella vita pratica delle persone che ne sono colpite. Sui diritti previsti dalla Carta lavoreremo insieme al Governo, per garantire a ogni paziente il miglior progetto di vita possibile". Lo ha detto Fabiola Bologna (Coraggio Italia), intervenendo alla presentazione del Barometro 2022 e della Carta dei diritti organizzata da Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) alla Camera dei deputati in occasione della Giornata mondiale dedicata a questa malattia.
"A partire dagli anni '90 del secolo scorso - ha proseguito Bologna, che della malattia si è occupata anche in quanto neurologa - grazie alla messa a punto di terapie, la prospettiva di vita delle persone affette da sclerosi multipla è cambiata. In quel periodo è nata la medicina di genere e poiché questa malattia colpisce soprattutto le donne, sono iniziati una serie di trial clinici orientati su queste differenze".
Purtroppo ancora oggi prestazioni, assistenza e farmaci non viaggiano alla stessa velocità nelle diverse regioni italiane, ha osservato Beatrice Lorenzin (Pd). Ma "non c'è più odiosa disuguaglianza di quella che le persone subiscono in base al luogo geografico di residenza. Non c'è ingiustizia peggiore per un paziente del non avere un farmaco a cui avrebbe diritto, perché la regione in cui vive, non glielo garantisce". Ogni impegno deve essere profuso, per cercar di superare queste differenze.
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