L'arrivo in Italia può coincidere, per alcuni profughi ucraini, con la possibilità di ricevere la diagnosi di una malattia cronica che sarebbe altrimenti rimasta non riconosciuta, continuando a fare danni. E' quello che è capitato a Andriy, di 12 anni, fuggito dall'Ucraina con la mamma e arrivato a Genova poco più di un mese fa. E' qui che ha scoperto di essere celiaco.
Un ritardo di crescita, lieve anemia, bassa statura e la concomitanza di altre patologie autoimmuni notate nel bimbo hanno portato i medici dell'Ospedale Gaslini a ipotizzare l'intolleranza al glutine. "Lo abbiamo sottoposto a tutti i test diagnostici - spiega Angela Calvi, responsabile del Centro regionale di Riferimento per la Celiachia Liguria e presidente del Comitato Scientifico di Associazione celiachia Liguria (Aic) - e abbiamo avuto conferma del sospetto. La celiachia, quando non riconosciuta, può creare problemi a diversi organi, ma basta rispettare una dieta rigorosamente senza glutine per evitarli. Spesso però questa patologia è poco conosciuta. E, soprattutto, nei paesi dell'est c'è meno conoscenza e più sotto diagnosi.
Successivamente si è posto il problema di produrre documentazione in lingua ucraina per far capire alla famiglia come muoversi nel mondo del gluten-free". A fornire materiale informativo, tradotto dal servizio di mediazione culturale dell'ospedale, è stata l'Aic. Sempre attraverso l'associazione, è stato possibile fornire cibo senza glutine in attesa che sia concluda l'iter per il riconoscimento dell'esenzione. Un episodio che mostra l'importanza del supporto tra clinici e associazioni di pazienti, anche nei momenti di emergenza. "Con lo scoppio della guerra in Ucraina - spiega Giuseppe Di Fabio, presidente dell'Aic - ci siamo subito mobilitati per prevedere il supporto e la disponibilità di alimenti senza glutine per i pazienti ucraini. La Federazione europea delle associazioni celiachia ha creato un comitato di crisi e la Croce Rossa Italiana ci ha messo a disposizione i contatti per convogliare gli alimenti senza glutine forniti da aziende produttrici verso i centri di raccolta". È stato infine istituito un Fondo di emergenza per la raccolta di aiuti in denaro, che Aic sta promuovendo durante la Settimana della Celiachia. "Aderendo alla Virtual Run, fino al 22 maggio camminare, correre o pedalare aiuterà a raccogliere fondi per sostenere anche i celiaci ucraini", conclude Caterina Pilo direttore generale Aic.
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