Studiare lo stato di salute del mare indagando gli effetti che produce l'attività dell'uomo e quelli dei cambiamenti climatici. E, viceversa, verificare anche come le condizioni delle acque possano incidere sulla salute umana.
E' l'obiettivo di "Sea Care", un accordo di collaborazione firmato oggi tra la Marina Militare e l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) a La Spezia a bordo della nave scuola a vela Amerigo Vespucci. A siglare l'intesa il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Enrico Credendino, e il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro. Il progetto di ricerca sui rischi per la salute, correlati ad ambiente e clima nella visione Planetary Health, della durata di tre anni, sarà realizzato attraverso un monitoraggio di campioni raccolti lungo le rotte ordinarie sia della Amerigo Vespucci che di altre unità navali della Marina in acque territoriali e internazionali. "Questo progetto è un esempio di come la sinergia tra le eccellenze del Paese possano contribuire a ridisegnare gli scenari futuri della salute in un'ottica di planetary health - ha detto Brusaferro - Grazie a questa alleanza abbiamo la possibilità di mettere a punto un approccio standardizzato che ci metta in condizioni di scattare una fotografia accurata ed estesa dello stato di salute del mare". Andrea Piccioli, Direttore Generale dell'ISS, che coordinerà le attività per l'Istituto ha sottolineato il valore di questo modello per il futuro: "I ricercatori dell'Istituto seguiranno in tutto il mondo le navi della nostra Marina Militare per tre anni - ha spiegato - A bordo, a collaborare con l'equipaggio e a fare i campionamenti, ci saranno sempre giovani ricercatori, i più consapevoli del nesso inscindibile tra cura dell'individuo e cura del pianeta, questo progetto è anche un omaggio alle future generazioni".
Tra gli obiettivi principali c'è infatti la creazione di un approccio metodologico uniforme per l'intera durata del progetto, per superare i limiti delle attuali analisi sito-specifiche sull'inquinamento marino, spesso condotte con metodi disomogenei, e restituire un quadro complessivo della contaminazione dei nostri mari e di come tutti ciò impatta sulla salute umana e sui cambiamenti climatici.
"Tutelare l'ambiente marino è uno dei compiti della Marina Militare e una delle priorità che ho posto alla base del mio mandato, così come una priorità è il miglioramento della salute e del benessere psicofisico del personale della Marina - ha sottolineato l'ammiraglio Credendino - Questa collaborazione riesce a raggiungere entrambi gli obiettivi ed è l'esempio di come due realtà di eccellenza possono collaborare tra loro nell'interesse del Sistema Paese".
Le attività di campionamento e laboratorio partiranno a giugno a bordo del Vespucci, insignita dall'Unesco del vessillo di "UN Decade of Ocean Science for Sustainable Development", dove alcuni ricercatori ISS imbarcheranno durante le campagne addestrative estive.