Mercoledì 20 Novembre 2024

Aumentano le reinfezioni Covid al 5,8%, oltre 400mila totali

CALANO I TAMPONI, VERSO UN PROTOCOLLO PER LE AZIENDE - © ANSA
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Mascherine al lavoro - © ANSA
Incidenza scende da 699 a 559,lieve salita Rt da 0,93 a 0,96 - © ANSA

Continuano a calare le curve dell'epidemia di Covid in Italia, con una diminuzione del tasso di incidenza e dei ricoveri, mentre sale il numero delle reinfezioni e si registra un lieve aumento anche dei decessi su base settimanale spiegabile, tuttavia, per il maggior numero di casi nel mese precedente. La situazione segna invece un peggioramento in Asia e preoccupazioni arrivano pure dagli Usa per la mancanza di fondi per la lotta al virus. In Italia, nel corso dell'ultima settimana, secondo il report esteso dell'Istituto superiore di sanità, i casi di Covid e le ospedalizzazioni risultano in diminuzione, sono stabili i ricoveri in terapia intensiva e in leggero aumento i decessi. L'aumento dei decessi è però collegabile ai casi registrati circa un mese fa, quando la curva saliva.

Continua inoltre a diminuire l'incidenza settimanale dei contagi a livello nazionale. Ma il dato più evidente è la crescita delle reinfezioni: sono segnalati 438.726 casi di reinfezione da Covid, pari al 3,6% del totale dei casi notificati, e nell'ultima settimana la percentuale di reinfezioni risulta pari al 5,8%, in aumento rispetto al 5% della settimana precedente. Un capitolo, quello delle reinfezioni, che necessita ancora di ulteriori osservazioni perché si possa definire la portata di eventuali conseguenze cliniche. Tuttavia, "sulla base dei casi finora osservati, è emerso che le reinfezioni possono portare ad un'accentuazione della sintomatologia del long Covid, anche se in un quadro che resta comunque di minore gravità rispetto alle situazioni di long Covid determinate da infezioni primarie", spiega all'ANSA Massimo Andreoni, direttore Malattie infettive del Policlinico di Roma Tor Vergata. "C'è bisogno naturalmente di un periodo di osservazione più lungo, ma alcuni dei pazienti reinfettati riferiscono - afferma - di avere un aggravamento della sintomatologia sottostante di long Covid, come se la reinfezione riaccendesse i meccanismi del long Covid, ma comunque in un quadro di gravità non allarmante".

Il report conferma, inoltre, l'efficacia dei vaccini: il tasso di mortalità per i non vaccinati è infatti circa 4 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni e circa 7 volte più alto rispetto ai vaccinati con booster. Anche i dati giornalieri del bollettino del ministero della Salute indicano un trend sempre in discesa: sono 36.042 i nuovi contagi nelle ultime 24 ore (ieri 38.507) e le vittime sono 91, con un calo di 24 rispetto a ieri. Il tasso di positività è al 13,7%, in calo, e sono 340 i ricoverati in terapia intensiva, uno in meno rispetto a ieri, mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono 7.650 (-257). Di fronte a tale quadro, il ministro della Salute Roberto Speranza ribadisce tuttavia l'invito alla prudenza: "Siamo ancora dentro una battaglia e io non la considero conclusa. Abbiamo però strumenti nuovi e una nuova capacità di rispondere", ha affermato. A dargli ragione le notizie delle ultime ore dall'Asia, dove il virus continua a correre. La Corea del Nord ha riportato altri 21 decessi e ulteriori 174.400 persone "in stato febbrile", segnalando uno scenario in peggioramento. Un totale di 524.440 persone ha mostrato sintomi di febbre tra fine aprile e il 13 maggio, e giovedì lo Stato ha ufficializzato il primo focolaio in oltre 2 anni di pandemia.

La Cina ha invece rinunciato ad ospitare nel 2023 la Coppa d'Asia di calcio a causa del perdurare della pandemia, mentre il coordinatore della risposta contro il coronavirus della Casa Bianca, Ashish Jha, ha lanciato l'allarme sulla mancanza di fondi nella lotta al Covid affermando che negli Usa, senza vaccini per l'autunno e l'inverno, il rischio è un balzo di casi di Covid fino a 100 milioni. Intanto, sempre sul fronte vaccinazioni, in Italia si susseguono gli appelli a fare la terza e quarta dose per chi, pur avendone le indicazioni, non lo avesse ancora fatto. Molti mancano infatti ancora all'appello e anche questa mancata riposta ha portato a casi come quello dell'Emilia Romagna: ha ancora una scorta di un milione e mezzo di dosi di vaccino ma 133mila di queste scadranno tra giugno ed agosto e l'assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini, chiede al Governo come impiegarle.

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