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Crimini non han più segreti grazie studio Università Torino

(ANSA) - TORINO, 12 MAG - Nuovi strumenti scientifici per identificare tracce biologiche invisibili sulla scena di crimini violenti sono stati scoperti da un team che coinvolge il Dipartimento di Chimica dell'Università di Torino guidato da Marco Vincenti, il Dipartimento di Farmacia dell'Università di Genova di Paolo Oliveri, il Centro Antidoping di Orbassano e il Ris dei Carabinieri di Roma. Lo studio è stato pubblicato sull'importante rivista scientifica Talanta.
    Lo studio fornisce importanti novità riguardo la datazione delle tracce insieme alla loro compatibilità con il tempo stimato di perpetrazione del reato, permettendo di limitare il numero di sospetti, valutare i loro alibi e chiarire la sequenza degli eventi. La ricerca completa un lavoro pubblicato nel 2020 dallo stesso team sulla medesima rivista, in cui si utilizzava una tecnica di imaging mediante radiazione infrarossa per identificare i contorni e la natura delle tracce biologiche invisibili (sangue, urina, liquido seminale) su tessuti di varia natura (fibre naturali e sintetiche).
    In questa seconda pubblicazione, i ricercatori hanno stimato il 'tempo di invecchiamento', ovvero il tempo trascorso dal momento in cui tale traccia biologica è stata rilasciata sul tessuto. Partendo dunque da tracce biologiche invisibili, anche piccolissime, grazie a questa ricerca se ne definisce non solo la natura e la forma, ma anche il tempo trascorso dalla sua produzione, con grandi vantaggi per le indagini. Al centro dello studio vi è quindi l'abbinamento della tecnica di 'imaging iperspettrale della radiazione infrarossa' con l'applicazione di algoritmi matematico-statistici di analisi dell'immagine e l'intelligenza artificiale. (ANSA).
   

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