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Da 60 anni Menarini divulgatore arte: da volumi a video

Nel 1956 il gruppo Menarini pubblicò il suo primo volume d’arte dal titolo 'Il Testimone d’Egitto' e ora ha presentato a Firenze la monografia dedicata a Raffaello: oltre 60 anni di impegno nella promozione dell’arte. Una sfida passata anche dalla nascita, nel 1977, della rivista Minuti Menarini: a cura della Fondazione Internazionale Menarini, racconta ogni mese i protagonisti dell’arte italiane e mondiale a una comunità che conta oggi circa 115mila medici italiani e operatori sanitari. Ultimo tassello in ordine temporale di questa missione sono le Menarini Pills of Art, pillole video pensate per far conoscere le curiosità legate alle opere di artisti rinascimentali: ne sono state pubblicate quasi 600, divise in otto lingue, con 28 milioni di visualizzazioni. L’ultima, appena pubblicata, racconta gli aneddoti dell’opera di Raffaello ‘Guido Baldo da Montefeltro’. "Per noi - ha detto Lucia Aleotti, azionista e membro del board di Menarini - la promozione dell’arte è come una missione. Menarini è un’azienda che è molto inserita nel tessuto economico, scientifico, ma anche sociale e portare avanti questa parte artistica, che è veramente nel Dna dell’Italia, per noi è molto importante. Negli ultimi anni abbiamo cercato di dare una svolta più contemporanea facendo le Pills of art, mini pillole dedicate a ciascuno degli autori. E in tempo ancora più recente abbiamo anche fatto una versione junior che ha già raggiunto due milioni di visualizzazioni. Cerchiamo di portare la bellezza della nostra Italia anche attraverso questa modalità più moderna". Per Giovanni Carlo Federico Villa, autore di diversi volumi della collana dei volumi d’arte, tra cui quelli su Tiepolo, Tintoretto e Lorenzo Lotto "è stupefacente che questa volontà di divulgare e sensibilizzare verso il nostro patrimonio artistico abbia mantenuto continuità nel tempo, intessendo un dialogo che dura da quasi a sette decadi. Questo progetto, corredato da un apparato iconografico di altissimo livello, in tanti decenni ha anche coinvolto grandi storici dell'arte e accademici, consentendo loro di farsi conoscere da un pubblico di non esperti, da Pierluigi De Vecchi ad Antonio Natali, Vittoria Garibaldi, Chiara Frugoni”.

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