Domenica 28 Aprile 2024

Coronavirus: stima, in Italia e Ue possibili milioni contagi

Coronavirus: premier russo, i contagiati saliti a 438 - © ANSA

(ANSA) - MILANO, 30 MAR - In Italia e in altri Paesi europei potrebbero esserci milioni di contagiati dal Coronavirus. A stimarlo, sulla base dell'analisi matematica dei dati dai Paesi europei, è il Centro per i modelli delle malattie infettive dell'Imperial College di Londra, che collabora con l'Oms.
    In Italia potrebbero essere 5,9 milioni le persone che finora hanno contratto il virus SarsCoV2, il 9,8% della popolazione, mentre le misure di contenimento del contagio avrebbero salvato 38.000 vite.
    In Italia, come in altri Paesi europei, "stimiamo che le infezioni riconosciute siano di diversi ordini di grandezza inferiori rispetto a quelle reali, soprattutto per la presenza di soggetti asintomatici o con pochi sintomi oltre che alla limitata capacità di fare test", scrivono i ricercatori.
    Lo studio si basa sull'analisi matematica dei dati forniti dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie circa i decessi legati a Covid-19 in 11 Paesi europei colpiti dall'epidemia. Si tratta di Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito. "I nostri risultati suggeriscono che gli interventi come il distanziamento sociale o il lockdown hanno già salvato molte vite e continueranno a farlo", spiega Axel Gandy, docente di statistica al dipartimento di matematica dell'Imperial College. Secondo le stime del suo gruppo, le restrizioni attuate negli 11 Paesi europei "eviteranno 59.000 decessi entro il 31 marzo. Molte altre saranno evitate se le misure verranno mantenute fino a quando diminuirà la trasmissione. Stimiamo - scrivono i ricercatori - che negli 11 Paesi tra i 7 e i 43 milioni di individui siano stati infettati da SarsCoV2 fino al 28 marzo". La fetta di popolazione colpita (che gli esperti definiscono come 'tasso di attacco') sembra essere più alta in Spagna (15%) e Italia (9,8%), mentre è più bassa in Germania (0,7%) e Norvegia (0,41%). (ANSA).
   

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