Parte la seconda edizione della campagna 'Papà controllati' e la Società italiana di urologia (Siu) invita i maschi di ogni età a ad una serie di pit-stop - da qui lo slogan #fermartieriparti - per correre il "Gran Premio della Vita": iniziativa di sensibilizzazione presentata in un box di eccezione, il Museo Ferrari a Maranello. In questa campagna si inserisce la proposta di istituire la Giornata Nazionale della Salute dell'Uomo. Il cui disegno di legge è stato depositato proprio oggi - Festa del papà - dal senatore del Movimento 5 Stelle Pierpaolo Sileri, presidente della Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama. "L'obiettivo - spiega Sileri - è di creare la cultura della prevenzione della propria salute nella popolazione maschile: se una madre porta la figlia adolescente alla prima visita dal ginecologo, tracciando una strada di controllo e prevenzione, così non accade per il maschio, che - terminata l'età pediatrica e venuta meno la visita di leva - rimane privo di una qualunque forma di controllo sulla salute in generale e dell'apparato uro-genitale.
La prevenzione della salute maschile invece è sinonimo di consapevolezza del proprio corpo in età adolescenziale, di salute riproduttiva in età fertile, e di un incremento di benessere nella terza età con significativi effetti sul versante sociale e sui costi attualmente gravanti sul Servizio sanitario nazionale".
Dal canto suo la Siu indica dieci regole per proteggere la salute maschile, iniziativa intende sfatare il mito che i problemi urologici si presentino solo in età adulta o avanzata, ed educare invece alla prevenzione fin dall'adolescenza. La campagna è un'importante opportunità per prevenire alcune malattie come l'iperplasia prostatica benigna (IPB), di cui soffre l'8% della popolazione maschile entro e dopo i 40 anni con tassi del 50% oltre i 60; la disfunzione erettile (DE) che compromette la vita di coppia di 3 milioni e mezzo di italiani (13% della popolazione, 1 maschio su 8) dai 45 ai 50 anni; il tumore della prostata, con quasi 35 mila nuove diagnosi (1 caso su 8) nel 2018. Ma non solo: i 'pit-stop' della salute tutelano anche dal rischio di problematiche che spaventano meno il maschio, come le prostatiti che provocano infiammazioni al 30-50% della popolazione sessualmente attiva generalmente prima dei 50 anni e la calcolosi urinaria che 'bombarda' il 10% degli uomini (contro il 5% delle donne) soprattutto tra i 30 e i 50 anni, con circa 100.000 nuovi casi l'anno. Infine, fare prevenzione significa anche diagnosticare in tempo malattie sessualmente trasmesse o problemi di infertilità di coppia, nel 50% dei casi di responsabilità maschile, spesso associata oltre che all'età a disturbi genito-urinari e prostatici pregressi. L'iniziativa 'Gran Premio della Vita', che raggiunge oltre 10 milioni di italiani 'a rischio', lancia un forte messaggio: la prevenzione e i comportamenti del vivere sano non vanno celebrati solo in occasione della 'Festa del Papà: farsi carico della propria salute in ogni fase dell'esistenza è il 'circuito' ideale per ottenere una vita migliore. (ANSA).