Anche un esoscheletro robotizzato fa la sua comparsa tra gli attori al lido di Venezia. Nel cortometraggio "Roba da grandi" di Rolando Ravello fa la sua apparizione Ekso. Non è un nome d'arte, né un personaggio del e da jet set, ma un esoscheletro riabilitativo robotizzato per la deambulazione di persone con deficit motori agli arti inferiori (paraplegie e tetraplegie complete ed incomplete, emiplegie, sclerosi multipla e tutte quelle patologie che necessitano di una riabilitazione del cammino), figlio delle ricerche della californiana Ekso Bionics di Richmond.
Nel corto, che vede protagonista Giorgio Panariello nei panni di un sergente/dottore che sprona i piccoli pazienti di un reparto pediatrico ad affrontare con la forza dell'immaginazione le avversità della vita, Ekso realizza il più grande sogno di bimbi come il piccolo Antonio/Soldato Formula 1. Alzarsi da quella sedia a rotelle a cui la vita li ha costretti e camminare, un'altra volta ancora.
"Studiare e far conoscere le migliori metodologie e tecnologie utilizzate nel mondo e orientate al miglioramento della qualità di vita dei pazienti", dichiara Claudio Ceresi, Responsabile Riabilitazione Italia di Emac, azienda genovese che importa e distribuisce Ekso in Italia, "è il nostro più grande e costante impegno".