Venerdì 03 Maggio 2024

Creata Norman, la prima intelligenza artificiale psicopatica

In questa immagine un’intelligenza artificiale ’normale’ vede ’un uomo che tiene un ombrello in aria’, mentre l’intelligenza artificiale psicopatica ribattezzata ’Norman’ vede ’un uomo ucciso davanti alla moglie che urla’ - © ANSA
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In questa immagine un’intelligenza artificiale ’normale’ vede ’un guanto da baseball in bianco e nero’, mentre l’intelligenza artificiale psicopatica ribattezzata ’Norman’ vede ’un uomo ucciso da una mitragliatrice’. - © ANSA

Non poteva che chiamarsi Norman, in 'onore' del protagonista di Psycho Norman Bates, la prima intelligenza artificiale ufficialmente psicopatica. A crearla, dedicandole anche un sito, sono stati gli esperti del Mit di Boston, per verificare quanto i dati con cui si 'addestra' l'intelligenza influiscono sul risultato finale.

L'algoritmo che ha dato vita a Norman è capace di osservare una foto e capirne il contenuto dopo aver costruito un database da immagini precedenti. I ricercatori del Mit Media Lab lo hanno 'allenato' con delle immagini di persone morenti prelevate da una sottodirectory del sito Reddit, mentre un'altra intelligenza artificiale è stata addestrata con foto normali di animali e persone. Entrambe sono state poi sottoposte al famoso test di Rorschach, in cui viene chiesto di interpretare delle macchie di inchiostro indistinte per valutare la personalità.

Le differenze tra le due interpretazioni sono risultate evidenti. La macchia che l'intelligenza 'normale' interpretava come 'un gruppo di uccellini su un ramo' per Norman era 'un uomo che subiva una scarica elettrica'. Un 'vaso di fiori' diventava 'un uomo a cui hanno sparato a morte'. Un 'guanto da baseball' è stato interpretato come 'un uomo ucciso da una mitragliatrice'.

"Norman nasce dal fatto che i dati che vengono usati per addestrare un algoritmo influenzano significativamente il comportamento - scrivono gli ideatori sul sito -. Quindi quando le persone parlano di algoritmi 'razzisti' o 'scorretti' il problema non è nell'algoritmo in sé, ma nei dati usati".

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