"Domani varicella party per chi lo desidera. Vi aspettiamo alla casa di Milano": questo stamp postato su Facebook e Twitter da un'attivista del movimento Siamo, del medico antivax radiato Dario Miedico, ha scatenato nuovamente la polemica fra chi è a favore e contro i vaccini. E anche la reazione dell'assessore alla Sanità della Lombardia, Giulio Gallera. Un post ironico secondo la pagina Facebook di SiAmo che ha difeso la mamma dalle critiche che le sono arrivate in rete con tanto di citazione dei Promessi sposi sull'untore che credenza voleva diffondesse la peste. "Hai un figlio con una banalissima malattia esantematica - scrivono sul social network - come logica vuole lo tieni in casa e fai dell'ironia 'chi vuole partecipare al nostro varicella party?' Apriti cielo!".
"La varicella, come il morbillo - ricorda Gallera - è una malattia esantematica che può avere gravissime conseguenze. Per questo è stata inserita tra quelle per le quali il vaccino e' obbligatorio a partire dai nati 2017 e per questo chiunque diffonda la possibilità di epidemia è perseguibile penalmente".
"Ecco perché - ha aggiunto Gallera - giudico assolutamente da irresponsabili iniziative come i cosiddetti 'Varicella o Morbillo Party' e mi auguro che le autorità preposte pongano in essere tutte le misure necessarie per punire chi li organizza". "Spero che nessuno sia stato così incosciente da portare il proprio figlio - ha concluso l'assessore -. Questi antichi metodi sono anacronistici perché fortunatamente ora esistono i vaccini che i nostri Centri offrono a tutti gratuitamente. Nel 2017 per tutta la Lombardia per la prima coorte di chiamata attiva (nati 2016) abbiamo vaccinato 41.101 su 83.013 pari al 49,51".
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