Un'operazione che "libera" le vene giugulari, favorendo il deflusso del sangue dal cervello, migliora in modo netto e prolungato la cefalea. E' quanto dimostra uno studio pubblicato su Plos One e condotto su pazienti di sclerosi multipla, i cui risultati potrebbero essere promettenti per milioni di persone che soffrono di mal di testa persistente e che non trovano sollievo dalle attuali terapie. La cefalea è la terza malattia più diffusa al mondo e spesso molto frequente e debilitante per i pazienti con sclerosi multipla. Un gruppo di lavoro congiunto tra l'Università di Catania e la Leeds Beckett University, nel Regno Unito, ha progettato uno studio volto a valutare l'impatto dell'angioplastica venosa su mal di testa e affaticamento nei pazienti con sclerosi multipla. Dopo aver eseguito l'angioplastica delle vene giugulari interne in 286 pazienti affetti da sclerosi multipla, i ricercatori hanno riscontrato un miglioramento drastico e significativo nel grado di severità del mal di testa che è stato mantenuto per la durata dello studio, cioè per più di 3 anni. "Studi precedenti - commenta Clive Beggs, professore di fisiologia applicata alla Leeds Beckett University - hanno chiaramente dimostrato che il mal di testa è collegato ad un'elevata pressione nel sistema venoso cerebrale.
Favorendo il flusso del sangue nelle vene giugulari che drenano il sangue dal cervello al cuore, abbiamo potuto ridurre la pressione all'interno delle delicate vene cerebrali e crediamo che questo abbia prodotto come risultato la riduzione della gravità del mal di testa". I risultati dello studio, sottolinea Pierfrancesco Veroux, professore di Chirurgia Vascolare all'Università di Catania e alla guida del team di ricercatori, "sono estremamente promettenti e aprono la porta a ulteriori ricerche che hanno il potenziale per migliorare la qualità della vita dei molti milioni di pazienti che attualmente soffrono di cefalea con scarso sollievo". (ANSA).
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