Domenica 17 Novembre 2024

Digital e imprese, Scalia Group: “Ecco come abbiamo creato un nuovo business”

Questo contenuto è stato realizzato in collaborazione con Edgemony. E’ uno dei gruppi leader della pelletteria, valigeria, calzature e accessori che dal 1886 veste i palermitani e non solo. Uno tra i tanti esempi di eccellenza siciliana che rimane, investe e crede nel potenziale di questa Isola, ma soprattutto del digital. Gestita dalla quinta generazione della famiglia Scalia, con 5 punti vendita tra Palermo e Agrigento, Scalia Group è leader nel suo mercato a livello nazionale e internazionale, presente in tutte le fasi della filiera, produttore e distributore, e ha segnato la svolta digital con il suo e-commerce in tre lingue, registrando dati importanti e che fanno la differenza, soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo: il gruppo, infatti,  ha chiuso il 2020 con oltre 1 milione di euro di fatturato e un aumento dell'80% soltanto nel dicembre 2020. Dati che si sommano a una crescita già importante registrata negli ultimi 6 anni: dal 2015 al 2018, infatti, l’azienda ha quadruplicato il suo fatturato, chiudendo il 2018 con oltre 3,5 milioni di euro. Motivo per cui Scalia Group, insieme a Giglio, è entrata nella classifica del Financial Times, che raggruppa le prime mille società campioni di crescita nel mondo e leader nell’e-commerce. Nella classifica - dedicata alle società che sono cresciute di più in Europa nel trienno 2014-2017 - Scalia Group occupa la posizione 620. Numeri che, ad oggi e in piena pandemia, lasciano ben sperare. “L’innovazione per noi è tutto - spiega Giovanni Scalia, uno dei titolari del gruppo -. Abbiamo rinforzato le nostre competenze e continueremo a investire nel digitale e nell’innovazione, perchè è un’opportunità che non possiamo perdere, né noi né le aziende palermitane e siciliane come la nostra”.

Scalia Group: la storia e la svolta digital

L’azienda di calzature e pelletterie nasce a Palermo nel 1886 dal bisnonno di Giovanni Scalia. “Il mio bisnonno - spiega Scalia - aveva una fabbrica di scarpe, è partito tutto da lì”. Fino al 2010, l’azienda si è posizionata nel mercato come un’impresa tradizionale: possedeva già tutti i principali brand di pelletterie e lavorava molto nei negozi fisici. Poi, la svolta. “Nel 2012 abbiamo dato una svolta al nostro business, partendo dall’e-commerce. Fino al 2010 avevo vissuto a Roma: venivo da un’esperienza di consulenza e non di prodotto, per cui ho pensato di applicare questo modello e-commerce per investire direttamente sul nostro core business. I primi tempi dopo il lancio guadagnavamo 100 euro al giorno”. Poi, la creazione di un team di professionisti che, dopo svariate esperienze fuori, tornavano a Palermo per motivi di famiglia. “Queste persone avevano già una cultura aziendale più ampia, più esperienze. Le ho scelte per dare vita a questa nuova era”. Dal 2013 il business online è diventato sempre più importante: oggi il sito e-commerce è tradotto in Inglese e Tedesco, l’azienda spedisce in oltre 100 paesi al mondo e, tra le altre cose, è stato anche premiato tra i 500 top e-commerce in Italia dal Corriere della Sera, n.4 della categoria accessori.  “E’ un riconoscimento di cui siamo molto orgogliosi - spiega -. Insieme alle altre premiazioni, come quella de Il Sole 24Ore (Top 350 aziende leader dell’Innovazione e Crescita) e il Premio SMAU, ci fa capire che stiamo lavorando bene e che investire nel digital è stata la scelta migliore che potessimo fare”. “Oggi questo ‘nuovo’ business è ormai fondamentale, e si unisce perfettamente a quello tradizionale. Il digital ci ha aiutato tantissimo a innovare il ‘vecchio’ modello del negozio fisico. Abbiamo una nostra community, i clienti guardano il sito prima di venire, ricevono le nostre newsletter, sono più vicini all’azienda e noi siamo più vicini a loro. Contiamo oltre 100.000 lead attivi, più i vari contatti provenienti dai social”. Anche i negozi fisici di Scalia Group si sono digitalizzati. Come? L’azienda ha infatti sperimentato un totem con un iPad (foto di copertina, ndr) attraverso il quale cercare gli abiti all’interno dello store. La strategia è quella di definire una sinergia sempre più forte tra il mondo offline e online, sfruttando l’elemento visivo e la ricerca da parte del cliente di modelli, colori e taglie che possono trovarsi in altri punti vendita, oppure direttamente sul sito. “Mixando sapientemente i due modelli di business, tradizionale e digitale, siamo cresciuti e siamo sempre più credibili agli occhi dei clienti. Credibilità che è cresciuta anche nei confronti dei nostri fornitori - aggiunge Scalia -. Alcune aziende tedesche, infatti, hanno scelto noi come partner di distribuzione nel mercato europeo. E’ un’opportunità che tutti dovrebbero cogliere, soprattutto a Palermo e soprattutto quando lavori con pelletterie e calzature, un mercato con modelli di business spesso antichi”. “Chi è in questo business ha un’età media e un modello classico che rischia di essere antico - sottolinea Giovanni -.Noi ci siamo modernizzati, abbiamo creato una continuità col cliente che non solo non esisteva, ma era anche difficile immaginare”.

Quando fermarsi è un’opportunità: Scalia Group e i servizi di consulenza

Tra negozi fisici e distribuzione in calo, durante il primo lockdown (ormai un anno fa), l’azienda palermitana si è ritrovata col solo il 60%  circa del business attivo. Uno pit-stop obbligatorio, una brusca frenata che si è trasformata - però - in una grande opportunità. “Abbiamo dovuto e voluto riflettere, abbiamo scelto di reinventarci ulteriormente, mettendo a disposizione ciò che avevamo imparato sul digital a disposizione delle altre aziende”. Con questa visione, Scalia Group ha dato vita a una vera e propria agenzia web di consulenza, seo e social. “Contiamo già molti clienti palermitani importanti con cui lavoriamo e una decina di esperti Seo, professionisti del digital, dei social e copywriter”. Una sfida, quella di aprirsi al digitale, che può essere portata avanti soltanto insieme a professionisti competenti e soprattutto credendoci fino in fondo. “Se guardo ad alcune aziende palermitane che non si sono ancora innovate, mi viene da pensare che sono realmente in ritardo. Bisogna avere un approccio serio e professionale, il digital è un nuovo business, rappresenta un nuovo mercato e come tale va affrontato. Non esistono vie di mezzo, bisogna osare e anche rischiare alle volte”. Ecco perché il gruppo Scalia Group è sempre alla ricerca di nuove professionalità, dagli sviluppatori web fino agli esperti in digital marketing. “Le risorse funzionano se hanno una cultura aziendale, una visione lavorativa aziendalista, se conoscono i nuovi meccanismi digitali per raggiungere gli obiettivi, per noi e per i clienti”.

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“Siamo partner di Edgemony perché crediamo negli stessi valori - aggiunge Giovanni -. Questa startup palermitana ha finalmente creato un movimento di coscienze e competenze che non è comune. Non ci sono al momento altre realtà come loro. E’ importante per noi confrontarci con professionisti competenti, trovare nuovi spunti e portare avanti questa innovazione digitale che coinvolge ciascuno di noi in prima persona”.

Scalia Group: il futuro dell’e-commerce

E il futuro? Tra gli obiettivi nel breve periodo di Scalia Group c’è anche quello di continuare a crescere puntando sul digitale su questo nuovo modello di business offerto dai servizi di consulenza. Ma non solo. Il gruppo palermitano vuole, tra le altre cose, rendere ancora più forte l’integrazione tra negozio fisico e e-commerce, digitalizzando tutto il modello classico, la vecchia distribuzione e i sistemi per agenti e clienti. “Vogliamo ampliare la piattaforma, vendere i prodotti dei nostri partner locali, dare il via a nuove partnership di lusso accessibile, migliorare le funzionalità d’uso e l’esperienza utente, nonché l’offerta dei prodotti”.

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