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Cresce per il dodicesimo mese consecutivo il mercato europeo dell'auto. A luglio nell'intera area Ue, allargata ai paesi Efta e al Regno Unito, sono state immatricolate oltre un milione di vetture, con una crescita del 16,7% sullo stesso mese del 2022. Nei primi sette mesi dell'anno le immatricolazioni - secondo i dati dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei dell'auto - sono state 7,6 milioni, il 17,5% in più dell'analogo periodo del 2022. Tutti i principali mercati registrano un rialzo significativo: il Regno Unito realizza la performance migliore (+28,3%), seguito da Francia (+19,9%), Germania (+18,1%), Spagna (+10,7%) e Italia (+8,7%). La percentuale di auto prodotte in Cina e vendute in Europa, spiega l'Acea, ha raggiunto quota 2,9% in quatto anni. Aumenta il peso delle auto elettriche: nell'Unione Europea sono aumentate del 62,4% con un a quota di mercato del 14,6% (era il 10,5% a luglio 2022), mentre in Italia la crescita è stata del 14,4% pari al 3,4% del totale. "La situazione per le auto con la spina in Italia è critica e in prospettiva rischia di essere ancora peggiore alla luce delle prenotazioni degli incentivi" sottolinea l'Unrae che prevede un residuo complessivo a fine anno di circa 323 milioni di euro, pari al 55% dei fondi disponibili, che si andrebbe a sommare ai 272 milioni avanzati dai fondi del 2022. Stellantis ha immatricolato a luglio 160.251 auto, il 3,3% in meno dello stesso mese del 2022 con una quota pari al 15,7% contro il 18,9%. Da inizio anno le immatricolazioni del gruppo sono state 1.304.948, in crescita del 4,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, con la quota di mercato al 17,1% contro il 19,4%. Rallentano i brand Fiat e Citroen, mentre Alfa Romeo, che ha presentato ad Arese la nuova fuoriserie 33 Stradale, raddoppia le immatricolazioni. Continua la crescita di Tesla che a luglio ha immatricolato quasi 18.000 auto contro le 1.900 di un anno fa e che da inizio anno ha più che raddoppiato i volumi attestandosi su una quota di mercato del 2,7%. Per il Centro Studi Promotor "il mercato automobilistico europeo è ben lontano dall'essere tornato alla normalità. I dati resi noti dall'Acea mettono in luce che le immatricolazioni dei primi sette mesi del 2023 accusano ancora un calo del 21,98% sullo stesso periodo del 2019. I tempi di consegna delle nuove auto restano molto lunghi e i processi produttivi sono ancora penalizzati dalle carenze che ancora ci sono nella fornitura di componenti, soprattutto elettronici".
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