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Traffico autostradale del trasporto pesante quasi pari ai livelli pre Covid ma con un parco circolante meno inquinante e più sicuro. Sono questi due degli aspetti che emergono dall'Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante che Continental ha realizzato anche quest'anno.
Lo studio fotografa lo stato del settore trasporto in Italia nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l'analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l'anzianità, la categoria euro e, novità di questa edizione, anche sull'andamento del traffico in autostrada .
Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci nel 2022 hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021 con solo 21.524 nuovi mezzi. Tutte le regioni seguono la scia nazionale ad eccezione di Lazio (+5,5%), Trentino-Alto Adige (+2,2%), Marche (+10,5%), Calabria (+30,4%), Friuli Venezia Giulia (+8,4%), Sardegna (+14,1%) e Valle d'Aosta (+19%). I cali delle altre regioni vanno dal -0,9% del Veneto al -41,2% della Basilicata. Il dato italiano è in controtendenza rispetto alla crescita media dei Paesi Ue, dove le immatricolazioni sono aumentate del 6,5% rispetto al 2021.
Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra un importante segnale di decrescita (- 10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021. In calo anche le immatricolazioni di autobus nell'Unione Europea, anche se qui il dato si attesta a -5,1%.
Per quanto concerne l'alimentazione, la situazione nazionale del parco circolante per il settore trasporto merci nel 2022 rimane pressoché invariata rispetto all'anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8% in leggero calo rispetto al 91,3% del 2021) seguito da benzina e metano (che rimangono stabili a 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative, con un lieve aumento della combo benzina e gas liquido (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%).
Tra le regioni con più mezzi elettrici, passa in testa alla classifica la Valle d'Aosta (2,1%), sorpassando il Trentino-Alto Adige (che passa da 1,3% del 2021 a 1,7% del 2022). Le regioni con più mezzi a metano sono le Marche (6,4%), l'Emilia Romagna (4,6%) e l'Umbria (3,8%) e la maggioranza dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere complessivamente l'1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%).
Maglia nera per l'alimentazione è la Sardegna, dove la percentuale di autobus a gasolio copre quasi la totalità del parco (99%). Piemonte, Lombardia e Liguria spiccano per numero di mezzi ad alimentazione alternativa: la Lombardia tocca addirittura il 3,8% con l'elettrico e l'ibrido sfiora il 2%.
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