Lunedì 18 Novembre 2024

Francia prepara una nuova tassa su gestione privata autostrade

Francia prepara nuova tassa su gestione privata autostrade - © ANSA

Sotto osservazione per i loro profitti record mentre i pedaggi continuano ad aumentare, le società concessionarie autostradali in Francia sono nel mirino del Governo, che imporrà loro una nuova tassa a partire dal 2024.
    Come riporta il magazine AutoPlus, si tratta di una misura che era attesa fin dal 2006, cioè da quando il primo ministro Dominique de Villepin apprò la decisione del governo di privatizzare le autostrade francesi.
    All'epoca si trattava di garantire la manutenzione a lungo termine e il buon funzionamento di numerose tratte che erano troppo costose per lo Stato, con la motivazione non ufficiale - scrive AutoPlus - di mantenere il deficit pubblico al di sotto del 3% come il governo si era impegnato a fare a quel tempo.
    Da allora le francesi Vinci ed Eiffage gestiscono rispettivamente (tra le altre cose) le ex Autoroutes du Sud de la France (Asf) e la rete Autoroutes Paris-Rhin-Rhône (Aprr).
    Alla spagnola Albertis è affidata invece la Compagnia autostradale del Nord e dell'Est della Francia (Sanef). Le condizioni negoziate nel 2006 con lo Stato francese prevedevano il raggiungimento della redditività del sistema entro il 2032 (e ciò permetteva di aumentare ogni anno le tariffe dei pedaggi per consentire l'equilibrio tra entrate e uscite) ma le concessioni autostradali si sono rivelate più redditizie del previsto. E lo dimostra il fatto che nel 2021 i tre gestori hanno registrato un risultato netto di 3,9 miliardi.
    Durante un incontro davanti alle commissioni finanze e sviluppo sostenibile dell'Assemblea, Bruno Le Maire ha ammesso che i calcoli fatti durante la privatizzazione nel 2006 non erano corretti. E ora il Governo ha deciso di imporre loro una tassa a partire dal 2024. Ufficialmente, per finanziare la transizione ecologica e l'infrastruttura ferroviaria ma ufficiosamente - afferma AutoPlus - per ripristinare un po' di giustizia nei confronti degli automobilisti che soffrono per le politiche tariffarie dei pedaggi. 
   

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