Arrivata all'undicesima generazione, Honda Civic conferma la capacità di stupire. L'auto simbolo della Casa giapponese, alla boa dei 50 anni, è un concentrato di citazioni stilistiche, di linee sinuose che guardano al design anni 70 e di innovazioni tecnologiche con i piedi ben saldi nel presente. Il risultato è la nuova Honda Civc e:HEV full hybrid: dogmaticamente coupé, guida sportiva, ma soprattutto un motore divertentissimo e un handling davvero fuori dal comune. Semplicemente, quello che un'auto di questo tipo dovrebbe essere.
Prontissima in accelerazione, tre stili di guida preimpostati (eco, normal e sport) cui si aggiunge quello personalizzabile, ciascuno con una personalità davvero ben definita, come soltanto di rado accade. Il tutto con consumi risibili: 6 litri di benzina per 100 km usando il piede pesante, 5 con un po' di oculatezza. Valori incredibilmente vicini a quelli registrati su circuito Wltp.
ANSA Motori ha testato lungamente la Civic ibrida in allestimento Sport, e ogni viaggio è stata una nuova esperienza.
Il colpo d'occhio evidenza un design del tutto personale, riconoscibile, che non cede a compromessi modaioli. Linee definite, che squadernano l'attuale. Non è fatta per piacere a tutti. Ma se piace, è amore.
L'anteriore filante e decisamente pronunciato conduce a una cabina curata nel dettaglio, innegabilmente legata al razionalismo jap. La nuova Civic e:HEV Full Hybrid è lunga 455 cm (3 cm in più della precedente versione) per 180 di larghezza (invariata) e 141 di altezza (2 cm in meno), con un passo più lungo (+3,5 cm) e la carreggiata più ampia (+1,2 cm ) a tutto beneficio dell'abitabilità. L'accesso è agevole, la seduta bassa ma non troppo, cockpit personalizzabile. Sul tunnel i 4 tasti del cambio, regolabile in marcia dalle leve al volante. La console è dominata da uno schermo touch da 9 pollici, su cui gira un sistema infotainment - compatibile con AppleCarPlay e Android Auto - completo, semplice e intuitivo.
I gruppi ottici del posteriore sono in totale controtendenza col mood attuale, sempre più filiformi. Questi no, sono fari dalle dimensioni generose, perfettamente integrati nel baule da 404 litri (1.187 con il divano abbattuto).
Il divertimento è garantito da un sapiente mix tra termico ed elettrico. I 186 CV per 315 Nm di coppia del motore 2 litri a iniezione diretta bruciano lo 0-100 km/h in 7,9 secondi.
Inesistente l'effetto trascinamento che spesso affligge gli ibridi. L'estrema precisione dello sterzo, che in modalità sport diventa chirurgica, un telaio senza tentennamenti a qualsiasi velocità, un'altezza da terra ridotta e pneumatici da 18 che, grazie all'ausilio di un sofisticato sistema di ammortizzatori, tengono letteralmente incollata l'auto alla strada rendono la guida davvero divertente. Mai siamo riusciti a mettere in crisi la vettura, neppure a registrare almeno un tentennamento.
L'ampio uso dell'elettronica fa sì che le modalità di guida scelte al driver siano tra loro perfettamente distinguibili. In sport, ad esempio, non è soltanto il sound a cambiar tono, ma mutano anche l'erogazione e la rigidità dello sterzo. Civic diventa sportiva davvero.
Per ottenere a un simile risultato, i tecnici giapponesi hanno ideato il sistema i-MMD (intelligence multi-mode drive): la base è quella di un ibrido in serie, ma il suo funzionamento varia a seconda del passaggio tra tre modalità, che vengono scelte in modo automatico secondo il criterio dell'efficienza dei consumi, nella specifica situazione di guida. Nella modalità Electric Drive: la batteria agli ioni di litio alimenta direttamente il propulsore elettrico; nella modalità Hybrid Drive il motore endotermico alimenta il generatore elettrico, che a sua volta alimenta il motore a propulsione elettrica; nella modalità Engine Drive, il motore a benzina è collegato direttamente alle ruote tramite una frizione di blocco. In pratica: chi è al volante sceglie lo stile di guida, la tecnologia come realizzarlo al meglio.
Una vera sportiva, grazie anche alle innovative soluzioni di rinforzo e alleggerimento: il sottotelaio anteriore è ora in alluminio e la carrozzeria ha una rigidità aumentata per migliorare la stabilità in curva. Lo schema delle sospensioni prevede una soluzione di tipo MacPherson all'anteriore e una di tipo Multi link al posteriore. Il portellone posteriore è in resina e pesa il 20% in meno rispetto al modello precedente.
A regalare sicurezza aggiuntiva, nell'esemplare oggetto del nostro test, un sistema di assistenza alla guida efficientissimo e in nulla invadente. Aiuta a disegnare le curve, ma non 'toglie' il volante al driver. Quando il cruise control adattivo è attivo, la vettura è in grado di anticipare le decelerazioni in caso di svolte, e si inserisce sempre al momento giusto. Nel traffico cittadino, invece, interviene un sistema di assistenza che, in pratica, guida da solo.
In periodo di caro carburante, una bella sorpresa c'è anche al momento del rifornimento. Se 40 litri di capienza del serbatoio possono sembrare pochi, è sufficiente prender nota dei chilometri percorsi per ricredersi. Prezzi a partire da 34mila euro, poco oltre i 36mila quelli necessari per acquistare la vettura oggetto del test.
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