La filiera automotive lombarda - con oltre 1000 aziende e 50.000 occupati - presenta un manifesto per "una mobilità sostenibile sotto il profilo ambientale, economico e sociale", da perseguire "con una giusta e razionale transizione", nell'ottica della neutralità tecnologica.
Un documento, condiviso da tutti gli attori del sistema coinvolti, redatto non tanto per mettere in discussione gli obiettivi ambientali già fissati, quanto per presentare "una sfida di rilancio rispetto alle opportunità della transizione - spiega l'assessore lombardo allo Sviluppo Economico Guido Guidesi - che possiamo e vogliamo cogliere".
Tutte le proposte si fondano sul principio della neutralità tecnologica. Innanzitutto l'adesione convinta agli obiettivi di miglioramento climatico, purché condivisi e in linea con l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, evitando però "azioni non necessarie" e soprattutto "potenzialmente pericolose".
E poi la conseguente rimodulazione del pacchetto climatico della Commissione europea, nei contenuti e nelle tempistiche, con la definizione di un quadro normativo "inclusivo, stabile e neutrale", derivante da una strategia di decarbonizzazione aperta al mantenimento dei motori esistenti, come gli Euro 7, e alla valorizzazione delle nuove soluzioni. L'idea, inoltre, è quella di introdurre un traguardo intermedio al 2030 per valutare l'evoluzioni delle tecnologie disponibili, con una focalizzazione nella definizione delle policy sui vettori energetici alternativi. Le parti aderenti al Manifesto, tra cui Confindustria energia, Eni, Anfia, Unem, Assopetroli e Federmetano, si impegnano dunque a individuare "soluzioni concrete e adottabili in tempi brevi" per la decarbonizzazione del settore.
"Lo presenteremo al governo e sarà la posizione della Regione su queste tematiche. Sano pragmatismo, senza mettere in discussione gli obiettivi", continua Guidesi. Perché sulla transizione ecologica "siamo in grado di raggiungere i traguardi imposti- aggiunge l'assessore- ma chiediamo di farlo nel pieno rispetto della neutralità tecnologica e di qualsiasi logica concorrenziale dei mercati". E comunque, secondo gli aderenti al manifesto, anche il recupero di un maggior grado di sicurezza e indipendenza energetica salvaguarderebbe inoltre il settore della raffinazione e della distribuzione dei carburanti, con programmi di sostegno alla riconversione e l'auspicio che siano ripresi anche a livello nazionale.
Per il presidente lombardo Attilio Fontana quello presentato oggi è un documento "importante nei contenuti e nel merito e che coinvolge tutti gli interpreti di queste filiere". Insomma, "tutti vogliamo andare verso la decarbonizzazione e lo sviluppo sostenibile - chiude Fontana - ma lasciateci provare a trovare una strada alternativa. Si possono raggiungere gli stessi obiettivi anche salvaguardando la filiera dell'automotive e le attività relative, che per noi sono molto importanti".
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