Sabato 16 Novembre 2024

Cizeta Moroder, incredibile storia del sogno di una supercar

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(ANSA) - ROMA, 07 FEB - Il breve siparietto, nella serata che il Festival di Sanremo 2022 ha dedicato al compositore e produttore Giorgio Moroder - prima dell'esecuzione da parte di Elisa del tema del film Flashdance, che è valso al 'padre' della Disco Music uno dei suoi tre Oscar, ha riportato alla mente una breve quanto significativa pagina nella storia della Motor Valley e dei suoi personaggi.
    Quello di Moroder è infatti il nome dedicato alla nascita della Cizeta V16T, una supercar nata appunto dalla collaborazione tra l'ex ingegnere Lamborghini Claudio Zampolli e Giorgio Moroder e costruita in soli dieci esemplari fra il 1988 e il 1994.
    Solo una di queste (numero di telaio 001) reca sulla coda la sigla Cizeta Moroder in quanto prima della piccola serie creata da Zampolli e finanziata appunto dal musicista che è nato ad Ortisei e che, dopo una parentesi in Germania, dal 1972 vive in California. E' proprio negli Stati Uniti che Moroder e Zampolli s'incrociano e cominciano a maturare l'idea di 'farsi da soli' la supercar dei sogni. Come dipendente Lamborghini, l'ingegner Zampolli - che aveva contribuito anche allo sviluppo della Miura - era stato inviato in California per creare la rete dei concessionari ed assistere la clientela che cominciava in quel periodo a crescere, soprattutto fra i vip e le personalità di Hollywood. Tra i clienti di Zampolli c'è anche Moroder, che possedeva una Countach, e fra i due 'emigrati' si crea un legame di amicizia.
    Agli inizi degli Anni '80, quando la Lamborghini viene messa in liquidazione e poi acquistata dai fratelli francesi Patrick e Jean-Claude Mimran, molti dipendenti e molti collaboratori - tra cui Marcello Gandini, che ha disegnato Miura e Countach - cominciano a guardarsi in giro. Zampolli non ha dubbi: prendendo il meglio che c'è sul mercato, Gandini compreso, è possibile fare un bolide migliore delle Lamborghini.
    Nasce così la Cizeta Moroder - il cui logo è giallo e blu, che sono i colori di Modena - e con essa la V16T, presentata al Salone di Los Angeles del 1988 e entrata in produzione nel 1989.
    Caratterizzata da un design molto aggressivo - si dice ripreso dai primi bozzetti della Diablo, che la proprietà Lamborghini aveva fatto correggere a Gandini - la Cizeta V16T ha ampie prese d'aria laterali, ruote da 17 pollici e fari doppi a scomparsa.
    Sotto al cofano, che si apre con il caratteristico movimento all'indietro - c'è un V16 da 540 Cv e 542 Nm di coppia, che la fa accelerare da 0 a 100 in 4 secondi e sfiorare i 330 km/h.
    Anche sull'origine di questo V16 ci sono poche certezze e molte leggende. Una di queste vuole che tutto origini dall'unione di due V8 3 litri, quelli montati sulla Lamborghini Urraco e uniti per formare questo poderoso propulsore.
    Ma torniamo alla V16T. Dopo la presentazione arriva subito il successo commerciale, almeno quello che lasciano immaginare gli ordini tra cui i due firmati dagli emissari del collezionista numero uno al mondo, il Sultano del Brunei. L'auto - che ha un listino di 800mila dollari - non ha però ancora ottenuto l'omologazione per il mercato americano, piuttosto severa dal punto di vista della sicurezza. Fino a quel momento sono già stati spesi 6 miliardi di lire e i ricavi tardano ad arrivare.
    Così i rapporti tra Giorgio Moroder, principale finanziatore, e Claudio Zampolli (scomparso nel luglio 2021 a 82 anni) iniziano ad incrinarsi. Il nome del compositore compare dalla coda dell'auto e nel 1990 l'esemplare 001 entra definitivamente nel garage di Moroder e il 'pallino' dell'azienda passa nelle mani di Zampolli. Anche se nel 1991 vengono consegnati i primi dei 10 esemplari, la situazione della Cizeta precipita e l'attività cessa nel 1994.
    Da notare che l'esemplare 001, quello appunto con il nome Moroder sulla coda e di proprietà del musicista, è stato proposto da un'asta di RM Sotheby's in Arizona a fine gennaio scorso, E' passata di mano per 1,363 milioni di dollari, compresa una compilation esclusiva dello stesso Moroder per essere ascoltata in questa auto. (ANSA).
   

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