Si torna a parlare delle emissioni reali di CO2 delle auto elettriche (valutando l'intero ciclo di vita, comprese produzione e smaltimento delle batterie) e di quelle con motori tradizionali a benzina, in questo caso tenendo conto della filiera di produzione del carburante. E torna d'attualità il confronto fra Tesla Model 3 e Toyota Corolla (due modelli di grande diffusione nei rispettivi segmenti) che erano già state al centro di aspri dibattiti, finiti addirittura al Parlamento australiano, nel gennaio del 2017.
Allora i fautori della elettrificazione avevano contestato i risultati forniti dal sito governativo (peraltro molto interessante) Green Vehicle Guide, circa le emissioni 'stimate' della Tesla Model 3 rispetto a quelle di una Corolla 1.8 a benzina. Allora Craig Kelly, un membro del Parlamento australiano che faceva parte della commissione permanente per l'ambiente e l'energia della Camera dei rappresentanti, aveva affermato che "secondo il sito web Green Vehicle Guide una Tesla emette, se viene ricaricata con la media della rete elettrica australiana, quasi 200 grammi per chilometro percorso di CO2.
Mentre la Toyota Corolla, secondo le indicazioni dello stesso sito governativo ne emette 171".
Oggi lo stesso servizio australiano di confronto Green Vehicle Guide evidenzia per una Tesla Model 3 del 2020 emissioni di CO2 nel ciclo vita pari a 121 g/km, contro gli 85 della Toyota Corolla 1.8 del 2019. La situazione sarebbe dunque molto migliorata per l'ambiente, ma senza far salire le auto elettriche sul gradino più alto della lotta ai gas effetto serra. Come riferisce il periodico AutoPlus proprio in questi giorni uno studio ha ripreso il tema della 'sfida' green tra Tesla Model 3 e Toyota Corolla, giungendo - attraverso calcoli ancora più complessi, riferiti in questo caso agli Stati Uniti e non all'Australia - a conclusioni analoghe.
Lo studio ha stimato - per ciò che riguarda la sola fase produttiva - che la fabbricazione della Tesla e delle sue batterie comporti emissioni per 8,1 milioni di grammi di CO2, rispetto ai 5,5 milioni di grammi della Toyota. Il buon vantaggio dell'auto ICE - meno 'impattante' nella costruzione - viene però eroso non appena di accende il motore, con percorrenze della Tesla Model 3 che portano più o meno al pareggio (e all'ingresso nell'area del vantaggio vedere) che sono ovviamente collegate al mix produttive dell'energia.
Se il calcolo viene fatto considerano le forniture di elettricità negli Stati Uniti (con il 23% che arriva da centrali a carbone), ci vogliono 21.725 km perché la Tesla inquini meno della Toyota. Al contrario, in Norvegia, dove l'elettricità è molto più 'green', la situazione volge a favore della Tesla dopo soli 13.500 km. Ma quella nazione nordica, come poche altre in cui l'elettricità proviene da fonti quasi esclusivamente rinnovabili, è un caso raro. Lo studio citato da AutoPlus evidenzia che dove l'energia è frutto di processi molto inquinanti - come Cina o Polonia - alla Tesla Model 3 servono almeno 127.000 km per poter essere definita 'ad emissioni zero'.