Giovedì 02 Maggio 2024

Mini e Paul Smith ancora assieme per uso consapevole risorse

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(ANSA) - ROMA, 18 NOV - Dopo quella avviata nel 1999, Mini e lo stilista inglese Paul Smith hanno annunciato la loro seconda collaborazione per creare ''prodotti responsabili per un futuro migliore ''. Il celebre designer e l'iconico brand del Gruppo Bmw sono vere istituzioni che non condividono solo le origini britanniche e la lunga tradizione, ma anche l'impegno sul fronte della sostenibilità. Due marchi che sono da sempre attenti ad un utilizzo consapevole, ma pur sempre d'effetto, delle risorse a disposizione. In questa nuova fase della loro collaborazione di successo, i due marchi instaureranno un dialogo creativo, lavorando insieme per sviluppare soluzioni di design con un'attenzione ancor maggiore alla sostenibilità.L'idea centrale della prima Mini già nel 1959 era basata su un principio di sostenibilità, in quanto concepita durante la crisi petrolifera, per offrire il massimo dello spazio e del divertimento di guida, ma riducendo contemporaneamente al minimo il consumo di materiali e risorse.''Portiamo nel futuro il concetto di sostenibilità della prima Mini - ha detto Oliver Heilmer, head of Mini Design - attraverso la nuova Mini Vision Urbanaut una interpretazione per un modello Mini spazioso e multifunzionale.

Anch'essa offre il massimo spazio nonostante le dimensioni ridotte. Ed è più versatile che mai. Inoltre, per gli interni sono stati utilizzati materiali completamente riciclati, evitando la pelle e le cromature''. Nella moda il concetto è simile: per Paul Smith, come per Mini, la sostenibilità è sempre stata un modo naturale per affrontare le cose, anche prima che la parola sostenibilità fosse sulla bocca di tutti. ''La chiave del successo di molti progetti e prodotti iconici è la semplicità - commenta Paul Smith - In altre parole, si tratta di ciò che si tralascia, non di ciò che si aggiunge. Abbiamo sempre seguito un approccio responsabile nell'utilizzo dei materiali e nei processi produttivi. L'utilizzo di imballaggi riciclati, la riduzione dello spreco dei tessuti e l'alimentazione dei nostri negozi attraverso fonti di energia rinnovabile sono solo alcune delle misure che abbiamo adottato e siamo costantemente alla ricerca di modi per fare di più''. Per Heilmer, questa collaborazione è il prossimo passo logico: ''Siamo attratti l'uno dall'altro, dalle nostre somiglianze, e poi ci ispiriamo e ci arricchiamo a vicenda attraverso le differenze tra il mondo della moda e l'industria automobilistica. Perché non c'è futuro senza sostenibilità''.

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