Il mondo delle Assicurazioni è al fianco delle Istituzioni e delle imprese per rilanciare la ripresa del Paese, scosso quest'anno dall'emergenza Covid. Questo il messaggio che lancia l'Ania dalla sua Assemblea annuale, svolta in streaming e "una delle prime vittime di questa nuova modalità per effetto del Dpcm di ieri", come ha detto il premier, Giuseppe Conte, nel suo intervento in video, dando atto all'associazione per essersi organizzata "in così poco tempo". "La sfida più grande inizia ora con il contributo che possiamo offrire al rilancio della nostra economia. Siamo un settore con un peso rilevante nel Paese e possiamo essere parte fondamentale per il piano di ripresa dell'Italia", afferma la presidente dell'Ania, Maria Bianca Farina. "Vogliamo essere al fianco delle Istituzioni e di tutte le forze produttive e sociali per dare il nostro contributo attraverso gli assi portanti della nostra mission e porre solide basi per lo sviluppo di una economia sostenibile", aggiunge. Punto condiviso dal presidente dell'Ivass, Daniele Franco, il quale sottolinea come il sistema assicurativo italiano "nel suo ruolo di investitore istituzionale possa contribuire al sostegno della ripresa". E in quest'ottica il Presidente del Consiglio fa notare che"l'Europa ha voltato pagina, con un netto cambiamento di paradigma", per cui "la fiducia dell'Europa può essere ripagata con una fiducia reciproca tra di noi, con nuovo patto pubblico-privato".
Ma la Presidente dell'Ania avverte anche che non devono essere concessi "finanziamenti a pioggia, favori o sconti". Snocciolando alcuni dati, è emerso che 2,6 milioni di veicoli in Italia circolano senza la copertura assicurativa. "Un fenomeno che va contrastato attivamente con l'uso delle tecnologia", sollecita Farina. Per quanto riguarda l'impatto del lockdown sul settore, il presidente Ivass Franco ha fatto presente che nel primo semestre del 2020 la raccolta premi complessiva è diminuita di circa 9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, da 70 a 64 miliardi, con la flessione "principalmente ascrivibile al settore vita", dove la raccolta si è ridotta del 10%, da 53,1 a 47,5 miliardi. Mentre i premi r.c. auto sono calati "di oltre il 5% nei primi otto mesi dell'anno e, nella stessa misura, è sceso il premio medio per veicolo", ha detto Farina. Ma su questo vanno all'attacco le associazioni dei consumatori: il Codacons chiede che i clienti vengano rimborsati per i mesi di lockdown, mentre per l'Unione Nazionale Consumatori (Unc) il premio "non scende abbastanza, considerato il crollo dei sinistri". L'emergenza Coronavirus e il successivo confinamento hanno ridotto drasticamente il numero degli incidenti stradali, tanto che "gli oneri per sinistri sono diminuiti del 9%, da 14,4 a 13,1 miliardi", ha indicato Franco, con un risparmio per le società assicurative di oltre un miliardo. Un settore in cui l'Italia denota particolari mancanze è quello delle coperture assicurative contro le calamità naturali, ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli nel suo intervento.
"Il rischio per il patrimonio abitativo italiano è enorme: 14,2 milioni di abitazioni sono in aeree a rischio sismico elevato o molto elevato, 7,4 milioni in aree a rischio medio, su un totale di 34,7 milioni di abitazioni del valore di circa 5.400 miliardi di euro", ha illustrato il ministro, ma "a fronte di questi dati, le polizze per i danni da calamità naturali tutelano ad oggi solamente il 3% delle abitazioni". Per cui, secondo Patuanelli, occorre lavorare "da un punto di vista culturale", facendo passare il messaggio che "un'assicurazione non è un costo ma un investimento".
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