Martedì 30 Aprile 2024

Auto: allarme Confcommercio, a rischio filiera automotive

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"Il comparto dell'automotive - circa 125.000 imprese in Italia, con quasi 450.000 addetti e un fatturato di circa 100 mld, ossia quasi il 6% del nostro PIL - rischia di subire un pesantissimo contraccolpo per il lockdown di questi mesi con la perdita, nel periodo marzo-maggio, di quasi 300.000 vendite di vetture nuove ed almeno altrettante usate".
    E' quanto si legge in una nota di Confcommercio Mobilità, federazione di settore aderente a Confcommercio che rappresenta le imprese della filiera dell'automotive. Per il 2020 si prevede un calo del 45% sulle immatricolazioni rispetto al 2019 che passerebbero così da 1,9 mln a poco più di 1 milione. "Un vero e proprio crollo che metterebbe a rischio la sopravvivenza del settore con inevitabili conseguenze anche sull'occupazione".
    Per il Presidente della Federazione, Simonpaolo Buongiardino, "Si tratta di una situazione insostenibile". "Per questo servono con urgenza misure di stimolo alla domanda, altrimenti le auto invendute continueranno ad aumentare sui piazzali italiani".
    Confcommercio Mobilità chiede un contributo all'acquisto di auto nuove, non solo elettriche, da articolare come bonus rottamazione per favorire il ricambio del parco circolante, tra i più vetusti d'Europa; la definitiva eliminazione del superbollo; la forfettizzazione dell'IPT ai livelli minimi e uguali su tutto il territorio. Per le utenze aziendali, infine, portare la detraibilità dell'IVA, oggi al 40% salvo alcune eccezioni, fino al 100%, come peraltro avviene negli altri paesi europei.

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