Ottanta anni fa, il 30 maggio del 1939, la monoposto Maserati 8CTF - con al volante il 27enne Warren Wilbur Shaw - dominò la celebre 500 Miglia di Indianapolis, arrivando prima al traguardo avendo coperto la distanza che dà il nome alla gara (804,67 km) in 4 ore e 20 minuti alla media di oltre 185 km/h). La Casa del Tridente celebra ora questa gloriosa pagina dello sport automobilistico - che riportava un marchio europeo a trionfare a Indianapolis Ancora dopo 20 anni - riaccendendo il riflettori sull'esemplare con numero di telaio 3032 (uno dei tre costruiti) che è esattamente quello con cui Shaw trionfò nelle 500 Miglia del 1939 e in quella successiva del 1940. Un'auto rarissima e dal grande valore storico, questa monoposto del Tridente, tanto che l'Historical Vehicle Association degli Stati Uniti nel 2014 ha registrato la Maserati 8CTF negli annali della Biblioteca del Congresso USA come 'prima automobile di produzione non americana ad entrarvi permanentemente'. E che recentemente è stata restaurata e riconfigurata con la livrea della gara del 1939 per poi essere esposta all'Indianapolis Speedway Museum. Quella che portò alla vittoria la monoposto 8CTF nel 1939 e nel 1940 non era stata, per Maserati, la prima esperienza americana. Già nei primi Anni '30 Alfieri Maserati era stato invitato dagli organizzatori ad assistere ad alcune gare nel continente americano e la successiva cessione del pacchetto azionario dell'azienda del Tridente al Gruppo Orsi nel maggio 1937 aveva permesso ai fratelli Maserati di concentrarsi sulla progettazione di nuove vetture da competizione. Ernesto Maserati, basandosi sulla nuova normativa che dal 1938 stabiliva un valore massimo di 3.000 cc per i motori con compressore, impostò lo sviluppo e la realizzazione della nuova vettura denominata 8CTF. La sigla 8CTF stava per 8 cilindri e testa fissa. La cilindrata era di 2991,4 cc, il rapporto di compressione di 6,5:1 e l'alimentazione era forzata, con due carburatori e due compressori volumetrici. La distribuzione, a due valvole per cilindro disposte a V di 90, era comandata da due alberi a camme in testa. La potenza erogata era di 365 Cv, tale da permettere una velocità di punta di 290 km/h.
La Maserati 8CTF arrivò a Indianapolis dopo aver partecipato ad alcune corse nel 1938 (GP di Tripoli, Coppa Acerbo) dove, pur senza vincere, aveva dimostrato il suo grande potenziale.
Diversi clienti avevano richiesto di acquistare la vettura e fu così che Maserati cedette alla scuderia statunitense Boyle Racing una Maserati 8CTF per cercare di vincere la celebre 500 Miglia di Indianapolis. La vettura, una volta arrivata in America, fu allestita per la corsa con ruote maggiorate e pneumatici Firestone e venne adottata la livrea di colore amaranto della scuderia. Iscritta come Boyle Special, fu appunto portata alla vittoria da Shaw che si lasciò alle spalle la Stevens-Winfield di Louis Meyer e la Adams-Sparks di Jimmy Snyder. Questa vittoria e quella del 1940 conferirono alla Casa del Tridente un prestigio unico, accresciuto dal fatto che nel dopoguerra le 8CTF furono protagoniste non solo a Indianapolis ma su tutte le piste ovali degli Stati Uniti. La straordinaria carriera della 8CTF, una delle più lunghe e gloriose che possa vantare una monoposto da competizione, terminò nel 1950 dopo che Bill Vulcanich non si qualificò alla 500 Miglia di Indianapolis di quell'anno.
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