Mercoledì 08 Maggio 2024

Per suv sportivo SQ5 da 347 Cv Audi sceglie il turbodiesel

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Per il suo nuovo suv sportivo SQ5 Audi ha scelto una strada, quella della motorizzazione diesel, che sembra andare controcorrente rispetto all'andamento generale dei modelli a gasolio ma che conferma invece - attraverso soluzioni tecniche di assoluto rilievo - come il progresso tecnologico delle moderne unità diesel non solo possa eliminare quasi completamente le emissioni nocive per l'ambiente, ma anche stabilire nuovi record prestazionali.

Nuovo SQ5 TDI è infatti dotato di un motore V6 3.0 che sfrutta un sistema di sovralimentazione con turbocompressore che non è azionato dai soli gas di scarico ma da un 'assistente' elettrico che fornisce muove la turbina turbocompressore quando il flusso dello scarico non è sufficiente per avere una pressione adeguata. E' il caso dell'avviamento e delll'accelerazione sotto ai 1.650 giri quando il sistema EPC (che sfrutta un motore elettrico compatto da 7 kW) riesce a far accelerare la turbina a 65.000 giri in circa 300 millisecondi, producendo quasi istantaneamente una pressione di sovralimentazione di 1,4 bar.

Il risultato sono una potenza di 347 Cv e sopratutto una coppia massima di 700 Nm, che è disponibile fra 2.500 e 3.100 giri. Il suv SQ5 TDI può così accelerare da 0 a 100 k/h in 5,1 sec e raggiungere una velocità - limitata elettronicamente - di 250 km/h. Ma non è tutto: grazie alla presenza del sistema mild hybrid a 48 Volt, che sfrutta una batteria agli ioni di litio da 10 Ah, il nuovo suv sportivo Audi consuma, a seconda delle varianti di gommatura, fra 6,6 e 6,8 litri per 100 km ed emette fra 172 e 177 g/km di CO2 secondo l'omologazione Euro 6d-temp.

Come tutte le varianti S delle diverse gamme Audi, anche SQ5 TDI viene proposta di serie con la trazione integrale Quattro, che funziona in condizioni normali con una distribuzione della coppia fra asse anteriore e asse posteriore secondo il rapporto 40:60. In casi in cui la guida o le condizioni del fondo richiedono un differente trasferimento della coppia sulle ruote, si può arrivare da un minimo del 30% sul retro treno (e quindi del 70 all'avantreno) ad un rapporto massimo del 15:85.

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