ROMA - Il timoniere Carlos Tavares non solo sta guidando con successo la flotta PSA in momenti complessi e 'caratterizzati da forti venti contrari' - lo ha detto stamani il CEO del Gruppo durante la conferenza sui risultati del primo semestre - ma ha portato anche una delle 'imbarcazioni' più problematiche, la tedesca Opel, in acque calme approdando perfino al molo della redditività. Alla luce dei dati registrati fra gennaio e giugno i marchi storici Peugeot, Citroen e DS hanno raggiunto il livello da primato dell'8,5%, ma - questa è la grande notizia di questa mattina - anche Opel (assieme alla marca britannica Vauxhall) che è stata acquistata nell'estate del 2017 è passata dal 'rosso' ad una redditività del 5%. Opel ha fatto bene ai conti di PSA, in quanto grazie a questa acquisizione, le vendite sono aumentate del 40,1% a 38,6 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2018. "Nonostante le difficoltà del primo semestre - ha detto Tavares - il Gruppo PSA e i suoi dipendenti hanno dimostrato la loro capacità di ottenere un tasso di rendimento dell'8,5%, al più alto livello dell'industria automobilistica, mentre era vicino allo zero nel 2014". Tavares, che ha ringraziato i dipendenti della filiale tedesca per i loro sforzi, ha sottolineato che il recupero di Opel ''è una prova del suo potenziale, a differenza di tutte le previsioni'' ed ha aggiunto che la controllata ''deve ora continuare a migliorare le sue prestazioni'' per raggiungere il livello del Gruppo. Questa inversione di tendenza è stata raggiunta riducendo i costi e migliorando i prezzi dei veicoli, concentrando l'attività sui segmenti di vendita più redditizi, come quello dei suv. L'utile operativo ha raggiunto i 3 miliardi di euro, con un aumento del 48,1%. Il margine operativo di PSA ha raggiunto il il 7,8%, mentre nello stesso periodo del 2017 prima dell'acquisizione di Opel era stato del 7,4%.
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