Martedì 24 Dicembre 2024

Modalità Goblin, scegliere di non essere sempre la versione migliore

Una scena di Bridget Jones modalità Goblin - © ANSA
Una donna sdraiata sul divano foto iStock. - © ANSA

Se passavi alcuni anni fa tutto il giorno a letto, rifiutandoti di affrontare il mondo reale, allora eri 1) pigro, 2) con i postumi di una sbornia o 3) depresso.
Nel 2023, trascorrere un'intera giornata sdraiato potrebbe essere un segno che stai avendo un menty b (gergo della generazione Z per un crollo mentale, un esaurimento nervoso) o che stai "marcendo a letto".
La putrefazione del letto, sebbene sia un termine evocativo, è difficile da definire. Poltrire? E' un verbo che si usava forse negli anni '70, ma insomma il succo è quello. A seconda degli articoli che consulti tra i milioni che sono stati recentemente pubblicati sul fenomeno, significa che stai praticando la cura di te stesso oppure significa che sei uno sciattone.

Un modo per definire il fenomeno è la 'modalità Goblin' che ben rispecchia il disagio delle persone che si sentono "sopraffatte" dal dover presentare il meglio di sé.

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Quando è stato lanciato il concorso per scegliere la parola dell'anno a Oxford, Goblin mode ha vinto persino su metaverso con una vittoria schiacciante, 93% dei voti complessivi, 320mila persone. Il termine, che si riferisce a “un tipo di comportamento che è impenitentemente autoindulgente, pigro, sciatto, tipicamente in un modo che rifiuta le norme o le aspettative sociali”. I lessicografi della Oxford University Press (OUP) non si aspettavano un tale plebiscito che evidentemente centra un modo di sentirsi comune.

"Considerato tutto quello che abbiamo vissuto con la pandemia, la 'modalità goblin' è in sintonia con tutti noi che ci sentiamo un po' sopraffatti", ha detto il presidente di Oxford Languages al Guardian , Casper Grathwohl. “È un sollievo riconoscere che non siamo sempre il sé idealizzato e curato che siamo incoraggiati a presentare sui nostri feed Instagram e TikTok. Ciò è stato dimostrato dalla drammatica ascesa di piattaforme come BeReal in cui gli utenti condividono immagini di se stessi inedite, spesso catturando momenti autoindulgenti in modalità goblin”.
Il termine vincente è stato visto per la prima volta su Twitter nel 2009, ma è diventato virale sui social media nel febbraio 2022 dopo essere stato twittato con un titolo derisorio. L'hashtag #goblinmode su TikTok è spesso usato come rifiuto della tendenza It-Girl  che consiste nell'essere sempre la "versione migliore di te stesso", ovvero alzarsi presto per fare esercizio fisico, eseguire elaborate routine di cura della pelle e bere frullati verdi biologici - e, naturalmente, pubblicando tutto questo sui social media.
La modalità goblin "Apparentemente, ha catturato lo stato d'animo prevalente di individui che rifiutavano l'idea di tornare alla 'vita normale', o si ribellavano agli standard estetici sempre più irraggiungibili e agli stili di vita insostenibili esibiti sui social media." Ma anche ora che siamo tornati alla normalità guardiamo alle norme sociali in modi nuovi. 
Esiste per estensione Goblingore che definisce appunto la tendenza. E non fa distinzione di sesso. Per quanto non sia niente di nuovo: andare in letargo o avere una "giornata del piumone" o del letto sono fondamentalmente la stessa cosa, ma sono più eufemistici riguardo alle abitudini sciatte e sgradevoli che tali ritiri dalla società potrebbero comportare (non fare la doccia, per esempio). Ma attenzione c'è anche dell'altro: “modalità Goblin” è riconoscere che abbiamo degli spazi privati, off limits, in cui non per forza dobbiamo essere in ordine, belli, curati, pronti ad una diretta instagram. Significa anche sapere che c'è un noi che può lasciarsi andare in alcuni momenti senza badare all'estetica, senza dover essere all'altezza degli altri. Se poi questo diventa abitudine e si trasformi in un muro sociale è chiaro che stiamo parlando di altro, di patologico, che sia depressione o rifiuto degli altri. Rispetto alle donne in oltre, approfondendo la tematica, modalità Goblin è anche una reazione alle aspettative patriarcali riguardo alla femminilità, essere completamente impermeabili alle pressioni estetiche del mondo esterno è quasi impossibile.
Non è un caso che alcuni articoli sulla “modalità goblin” prevedono come illustrazione la famosa foto di Bridget Jones sotto il piumone. Ricordiamo tutti le scene del Diario di Bridget Jones in cui tracanna la vodka in pigiama, gratta via la muffa dal formaggio e mangia i cereali dalla confezione. All'epoca forse non avevamo considerato questo come una cosa rivoluzionaria, ma in qualche modo lo è stato raffigurando la versione trasandata di noi stessi.
In altre parole, la “modalità goblin” , ha osservato una studiosa della tendenza su Vogue Uk, è semplicemente una nuova confezione per una vecchia idea, ma il fatto che sia stata abbracciata con tutto il cuore, soprattutto su TikTok, riflette anche il momento storico. Gli spietati standard di bellezza sembrano non andare da nessuna parte e, come dice Cat Marnell, "Tutti sono sempre così perfetti online, è bello entrare in contatto con la strana piccola creatura che vive dentro di te". Diversi anni di lockdown imposti dalla pandemia hanno probabilmente trasformato molti di noi anche in termini di carattere. Forse siamo più disposti a cancellare i nostri piani, meno timorosi di perderci qualcosa e più disposti a ritirarci dal mondo dopo aver appreso alcuni dei vantaggi del ritirarci nello spazio domestico. Il lockdown è stato enormemente impegnativo dal punto di vista psicologico per molti di noi, lo sappiamo ma forse abbracciare alcuni degli aspetti positivi è la strada da seguire. Quando non è obbligatorio, quando non è un segno patologico di depressione o un primo accesso al mondo degli hikikomori, i ritirati sociali, restare in modalità Goblin in casa può essere una forma di cura di sé.
La modalità Goblin si unisce alle precedenti parole dell’anno di Oxford “vax” (2021), “emergenza climatica” (2019) e “selfie” (2013). Anche altri dizionari hanno selezionato le parole dell’anno 2022: Collins ha scelto “permacrisis”, mentre Cambridge Dictionaries ha optato per “homer”, diventato virale a maggio grazie al gioco Wordle.

 

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