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Da DiCaprio a Clooney i soldi delle star per lo sciopero del Sag

Lo sciopero degli attori contro gli studios di Hollywood paralizza l'industria dello spettacolo americana, ma non piega le star del cinema. In tre settimane, i volti più famosi del grande schermo hanno raccolto 15 milioni di dollari per aiutare i colleghi in difficoltà. Tra chi ha donato almeno 1 milione di dollari (a testa) ci sono George Clooney, Matt Damon, Leonardo DiCaprio, la coppia Hugh Jackman e Deborra-lee Furness, Nicole Kidman, Jennifer Lopez e Ben Affleck, Ryan Reynolds e la moglie Blake Lively, Julia Roberts, Arnold Schwarzenegger, Dwayne Johnson, Meryl Streep e Oprah Winfrey.
    Il fondo di solidarietà a sei zeri è gestito dalla Fondazione legata alla sigla sindacale che rappresenta gli interpreti di cinema, tv e radio, la Sag-Aftra Foundation, che dalle prime ore della serrata contro i produttori e le piattaforme di streaming ha aperto una campagna di donazioni per dare respiro ai suoi membri durante quello che da subito si preannunciava come un sciopero di non rapida risoluzione.
    I 160.000 iscritti alla Sag-Aftra incrociano le braccia dal 14 luglio, quando si sono uniti agli sceneggiatori della Writers Guid of America in presidio permanente dal 2 maggio. "Grazie al supporto di alcune delle star più pagate di Hollywood, la Fondazione potrà offrire aiuto e speranza a migliaia di attori che lavorano con la paga minima e che versano già in enormi difficoltà economiche", si legge nel comunicato della Fondazione.
    Le richieste di aiuto finanziario arrivate all'ente nell'ultima settimana sono più di 400, "30 volte tanto la media dei periodi normali". "Con questo programma di assistenza cercheremo di garantire che gli artisti bisognosi non perdano la casa, possano pagare le bollette, fare la spesa, acquistare farmaci salvavita o coprire le spese mediche. È una sfida enorme, ma siamo uniti e determinati", dice ancora la nota. Streep e Clooney sono stati i capofila della super colletta. "Ricordo quando facevo la cameriera, la donna delle pulizie, la dattilografa o i giorni in cui ero disoccupata" - ha dichiarato l'attrice - "ora ho la fortuna di poter aiutare chi lotta contro Golia. Insieme siamo più forti di queste potenti corporazioni". Le fa eco Clooney: "Siamo pronti a tornare al tavolo per contrattare con i produttori. Ma, fino ad allora, sono orgoglioso di poter aiutare i miei colleghi attori che sono in difficoltà. Il prezzo umano dello sciopero è altissimo, ma se lavoriamo insieme possiamo alleviarne le sofferenze". (ANSA).
   

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