Anche se i costumi due pezzi, chiamati subligaculum e strophium, erano indossati già nell'antichità, come risulta dal ritrovamento di urne, affreschi e mosaici di epoca greca e romana (i più antichi risalgono al 1400 a.C.), il moderno bikini, l'adorato costume due pezzi he non manca mai nel guardaroba femminile delle vacanze ha una storia più recente.
A riportarlo in auge in Europa dopo decenni di corpi coperti e tutine intere fu il designer francese Louis Réard che il 5 luglio del 1946 dai bordi della piscina Molitor di Parigi lanciò per la prima volta un costume da bagno femminile che prevedeva un reggiseno e un slip che scopriva l'ombelico.
Destinato ad avere sulla società dell'epoca l’effetto di una bomba come quelle all’idrogeno sganciate nel luglio del 1946 dagli americani, che conducevano test nucleari, su un atollo delle Isole Marshall, Bikini. Da qui il nome e la data, il 5 luglio, del 'Bikini Day'.
Fece scalpore quello bellissimo ancora oggi, a fascia bianca e rossa indossato da Marilyn Monroe in un celebre scatto del 1948. Qualche anno dopo venne addirittura proibito: nel 1951 dal concorso di Miss Mondo e nel corso degli anni Cinquanta venne vietato sulle spiagge di Italia, Spagna, Portogallo, nella costa atlantica della Francia e in diversi stati degli Usa. Ma le foto di Brigitte Bardot in bikini scattate nel 1953 su una spiaggia di Cannes resero popolare di nuovo il costume in Costa Azzurra.
Caricamento commenti
Commenta la notizia