Ha fatto notizia il vendicatore solitario che a Roma trovando auto parcheggiate male, in sosta vietata o che ostacolano il passaggio dei pedoni o di carrozzine disabili o passeggini scrive con lo spray sulla macchina incriminata Free Park. Più discreti coloro che, con lo stesso intento punitivo, sollevano e spaccano i tergicristalli anteriori o posteriori delle autovetture parcheggiate sulle strisce pedonali. Sono giustizieri urbani, si fanno giustizia da soli e per questo non sono da applaudire ma il parcheggio rispettoso dei pedoni è una battaglia di civiltà che non si può perdere.
Immaginiamo di dover usare noi un giorno la carrozzina disabili e più che scoprire vivere sulla nostra pelle l'inciviltà dei marciapiedi, immaginiamo di dover spingere una carrozzina con i bambini piccoli e stramaledire la macchina che ha parcheggiato sul marciapiede impedendoci di passare, pensiamo agli ipovedenti che si muovono con i bastoni, insomma al di là dei singoli casi è l'educazione civica a doverci condurre verso soste non selvagge e rispettose di tutti.
In città poi a complicare il tutto oltre ad automobili, bus, moto e motorini ci sono ora biciclette sempre più diffuse, personali o in sharing, e i monopattini elettrici usati dai cittadini e moltissimo dai turisti. I monopattini abbandonati in mezzo al marciapiede, per terra agli incroci sono un segno di inciviltà, davvero terribile per persone con disabilità motorie. Così come i posteggi sfrontatamente egosti.
Anche le amministrazioni devono fare la loro parte: strisce ben definite, spazi evidenziati per auto, moto, biciclette e monopattini, pulizia delle strade e decoro dei marciapiedi. La strada bene comune non può prescindere anche da questo.