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L'intelligenza artificiale, fine di tutto o l'inizio di altro?

AI, Machine learning, robot hand ai artificial intelligence assistance foto iStock.

© ANSA

Nel 2027, secondo l’ultimo rapporto del World Economic Forum, con la diffusione dei sistemi di intelligenza artificiale verranno creati 69 milioni di nuovi posti di lavoro mentre 83 milioni saranno eliminati, con macchine e robot umanoidi che arriveranno a svolgere il 43% delle mansioni, contro il 34% delle attuali. Si parla molto di questo argomento, che ha quasi del millenaristico: l'avvento massiccio dell'intelligenza artificiale sarà la fine di tutto o l'inizio di altro? C'è curiosità ma anche ansia, paura ed entusiasmo.
Se pensiamo a quanto già avviene ad esempio con la famigerata ChatGPT , ossia il chatbot basato sull' intelligenza artificiale combinata con apprendimento automatico sviluppato da OpenAI specializzato nella conversazione con un utente umano, ecco da quel dialogo la macchina programmata diciamo così per imparare riesce persino a costruire un testo, forse in futuro a scrivere un film e infatti non a caso gli sceneggiatori in America sono preoccupati e ne parlano nella loro protesta per il rinnovo contrattuale. Questa tecnologia, al momento bloccata in Italia dal garante per la protezione dei dati personali, chissà se avrà ulteriore futuro ma ne parlo qui come esempio di quanto l'intelligenza artificiale sia arrivata da un lontanissimo futuro a dettarci nuove regole oggi.

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