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Perché ci si innamora della persona sbagliata? Perché la vita di coppia diventa una gabbia e non si sa come uscirne? Perché si “collezionano” partner che si rivelano, puntualmente, la persona sbagliata? Dagli amori sbagliati si può guarire, ribattono gli psicologi che si occupano di terapia di coppia. Come? Il grande bisogno di risposte concrete sul tema è probabilmente alla base del successo di ‘D’amore ci si ammala, d’amore si guarisce’ (edito da Rizzoli) appena uscito sia già al quinto posto della classifica dei bestseller su Amazon. Il manuale porta la firma delle ‘psicoadvisor’, Anna Maria Sepe e Anna De Simone, psicologia e psicoanalista la prima e biologa, psicologa e specializzata in neuroscienze la seconda, già autrici del precedente ‘Riscrivi le pagine della tua vita’, uscito lo scorso anno, oltre 100.000 copie vendute, ed ancora in classifica. Le specialiste sono le fondatrici di ‘Psicoadvisor’, rivista online di psicologia tra le più seguite in Italia anche attraverso i relativi canali social.
“Il punto di partenza di come imposteremo le relazioni amorose non dipende dalla scelta dal partner ma da noi stessi e risale a molto tempo prima, a quando si era bambini, - spiegano Sepe e De Simone rendendo semplice e anche liberatorio e benefico un concetto alla base della psicoanalisi che di fronte ad un adulto che non sa amare vede il suo cuore infranto da bambino. “Il tuo piccolo cuoricino, prima ancora di conoscere l’amore passionale, è stato già infranto un milione di volte. È successo mentre crescevi, mentre ti affannavi a imparare a camminare, a leggere e scrivere, ma a quell’epoca eri troppo piccolo per comprenderlo” spiegano le autrici.
Quell’amore che riceviamo o non riceviamo da piccoli traccia i comportamenti adulti. “E’ da lì che ha avuto origine tutto, incluse le sofferenze di oggi e le modalità relazionali che ancora adesso caratterizzano le tue storie”. Nelle discussioni, nelle impuntature, nel lasciarsi e riprendersi, nel subire ingiustizie e abbandoni, i bisogni infantili si riaffacciano e le mappe affettive che ereditiamo dai nostri genitori non ci guidano solo nelle relazioni ma anche nella vita - questo il concetto alla base delle relazioni sbagliate, - spiegano le dottoresse.
Il punto di partenza siamo dunque noi e ci riguarda tutti: come soggetti in causa, come genitori e come società.
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