(ANSA) - ROMA, 30 MAG - Il Gruppo Mondadori rafforza il proprio impegno nella promozione di una cultura aziendale sempre più inclusiva con il lancio del progetto genitorialità.
Si tratta di una nuova iniziativa che offrirà a tutti i neo-genitori del Gruppo un supporto concreto in una fase di forte cambiamento, con l'obiettivo di far vivere in modo inclusivo un evento molto importante della loro vita.
La conciliazione tra vita lavorativa e privata e l'attenzione alle esigenze delle persone sono infatti ambiti che vedono Mondadori sempre più impegnata, attraverso progetti di Diversity & Inclusion che valorizzano l'unicità dei singoli: webinar tematici con contributi autoriali esterni, attività, servizi e survey - che si affiancano alle iniziative di welfare aziendale - per promuovere un confronto aperto e offrire strumenti che favoriscano il benessere delle persone.
Il nuovo progetto genitorialità del Gruppo Mondadori si inserisce all'interno di Mondadori Care, un piano aziendale che mette al centro il concetto di cura nel suo significato più ampio, come cura di sé, dei propri figli, dei propri genitori e della società.
"La riflessione da cui è nata Mondadori Care parte dalla consapevolezza che chi lavora nel nostro Gruppo, oltre alla sfera lavorativa, vive una molteplicità di altre dimensioni personali, come per esempio la nascita di un figlio, che spesso comportano carichi di cura importanti. Con queste iniziative vogliamo essere a fianco delle nostre persone anche nei momenti più delicati delle loro storie di genitori, di figli, e di membri della società in cui viviamo. Vogliamo ascoltare con attenzione le loro esigenze e mettere a disposizione competenze e strumenti, rinforzando così anche il loro senso di appartenenza a Mondadori", ha dichiarato Francesca Rigolio, Chief Diversity Officer del Gruppo Mondadori.
Il manifesto A dare il via al progetto genitorialità il lancio di un manifesto, espressione di valori in cui il Gruppo crede, anche in un'ottica di sviluppo della cultura aziendale.
Sei i punti in cui si declina l'approccio di Mondadori alla genitorialità, intesa come: 1. patrimonio sociale: per favorire una visione di genitorialità come moltiplicatore di benessere da promuovere sia all'interno del Gruppo sia nelle sedi istituzionali tramite il dialogo e confronto; 2. responsabilità condivisa: per supportare un'equa ripartizione dei carichi di cura nella famiglia superando stereotipi di genere; 3. discontinuità organizzativa ed emotiva: per favorire un confronto aperto e un approccio costruttivo, in modo da trasformare la temporanea assenza di una persona in un'opportunità di crescita personale, professionale e organizzativa; 4. conciliazione tra realizzazione professionale e personale: per ascoltare con attenzione le esigenze di chi affronta questo momento di cambiamento e promuovere strumenti di flessibilità e di welfare che permettano un migliore equilibrio tra aspirazioni individuali e esigenze organizzative; 5. rapporto di cura e affetto libero da stereotipi e convenzioni sociali: per estendere il supporto, tramite gli strumenti di legge a disposizione, a qualsiasi genitore e tipo di coppia, senza limitare la definizione di rapporto affettivo e di cura; 6. scelta libera e non condizionata: per supportare la genitorialità come scelta e non come obbligo al fine di rispettare sia coloro che scelgono legittimamente di non avere figli sia coloro che non riescono a diventare genitori.
Parental kit Per offrire un supporto concreto ai neo-genitori, il progetto prevede inoltre un parental kit che raccoglie tutti gli strumenti e le informazioni utili per pianificare al meglio il periodo prima, durante e dopo il congedo, dall'annuncio in azienda alla fase preparatoria fino al rientro.
Il parental kit è costituito da: una check list con indicazioni e suggerimenti pratici per organizzare al meglio questi mesi; un parental book con i dettagli normativi sulla maternità e paternità in Italia, oltre al regolamento interno di Gruppo; un servizio di counseling individuale dedicato alle nostre persone con figlie e figli fino ai 3 anni di età. Uno spazio di ascolto e di riflessione nel quale confrontarsi su eventuali dubbi relativi al rientro dal congedo, sui processi evolutivi e le eventuali difficoltà dell'essere genitori. (ANSA).
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