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La stagione delle nozze, dall'invito all'abito le regole di bon ton

Tempo fa la premier Giorgia Meloni era in bianco all'incontro con papa Francesco. E' noto che in udienza dal Pontefice non si va vestiti di bianco, un colore riservato a sua santità. Così come non si va vestiti di bianco ad un matrimonio, specialmente se con rito religioso. Parliamo ancora di colori e non solo , anche di galateo di nozze.
La stagione delle cerimonie è entrata nel vivo e con essa anche le situazioni in cui passare dal buon gusto all'horror è questione di momenti. Non per formalismi rigidi, per regole anacronistiche ma semplicemente perchè comportarsi bene, essere rispettosi dei riti del matrimonio nel momento in cui si accetta l'invito, rispettosi dei parenti o conoscenti che stanno compiendo un momento tanto importante della vita è la cosa giusta da fare. Se si odia l'abito formale ad esempio meglio non andare, se si va bisogna metterlo, il dress code adeguato è una regola che non va infranta. per fare un esempio.
Elisa Motterle, che ha fatto della divulgazione delle buone maniere, dell'etichetta aggiornata ai tempi un mestiere, come consulente e come scrittrice spiega che fare l'ospite perfetto di un matrimonio in fondo non è difficile, per quanto le esperienze di ciascuno alle nozze degli altri o ai propri non sono avare di aneddoti da dimenticare. Ha fatto scalpore il video su TikTok di due invitate che si sono presentate a un matrimonio vestite di bianco, (una addirittura con un abito nuziale) facendo scoppiare in lacrime la sposa. Il post è diventato in breve virale provocando reazioni piuttosto scioccate da parte degli utenti.
Il Bon Ton può realmente salvarci da scivoloni irrecuperabili, e questo piccolo episodio lo dimostra. le regole esistono proprio per semplificare la vita ed evitare passi falsi.
Il tema degli inviti è sempre molto controverso, soprattutto quando non è chiara la distinzione tra partecipazione e invito alla festa . Chi può andare? Onde evitare figuracce, sia da parte degli sposi che da parte degli invitati, è fondamentale la chiarezza. Sulla busta dell’invito vanno riportati i nomi degli invitati effettiv, è importante esplicitare se la presenza dei bambini è gradita o meno (e questa regola dovrebbe valere per tutti) oppure se il cugino può portare con sé la fidanzata. Inoltre è un gesto di educazione confermare la propria presenza il prima possibile ed evitare disdette dell’ultimo minuto.
Nel suo blog Motterle fa alcuni esempi reali come ad esempio degli invitati che hanno informato gli sposi a conclusione della cerimonia che non verranno al pranzo perché fa troppo caldo ma anche di un altro episodio di invitati che “Dopo aver ricevuto l’invito solo per la cerimonia, sono stati contattati telefonicamente dalla futura sposa che li ha informati che alcuni ospiti hanno disdetto all’ultimo minuto quindi sono invitati anche alla festa ma che i figli non possono venire non essendo ammessi bambini. Non avendo nessuno a cui affidare i bambini per la serata decidono di partecipare solo alla celebrazione e lì scoprono che altri erano stati invitati anche con i figli".
Per prima cosa è fondamentale capire a chi è indirizzato l’invito. La risposta è semplice: solo chi è indicato sulla busta, eventuali accompagnatori o prole non si portano se non sono specificatamente invitati. Successivamente è importante confermare la propria presenza il prima possibile, idealmente entro una settimana dalla ricezione dell’invito. Dare forfait qualche giorno prima della cerimonia o, peggio, non informare gli sposi della assenza è un gesto di grande maleducazione da evitare in assoluto, a meno che non ci siano gravi imprevisti.
Il regalo di nozze sarà commisurato al numero di ospiti presenti sull’invito, ovvero: se vado a un matrimonio da sola farò un presente più piccolo rispetto a chi partecipa con marito e figli. Buste con contanti o anonimi accrediti su Iban sarebbero da evitare, a meno di richieste dagli sposi stessi meglio scegliere dalla lista nozze. e poi c'è un galateo sociale: lasciamo in borsa il telefono e partecipiamo attivamente alla festa condividendo la gioia dei novelli sposi. Tuttavia ciò non significa perdere ogni ritegno: no a sbronze moleste, piedi scalzi sulla pista da ballo, brindisi poco graditi.
E veniamo al tema dolente del Wedding dress code: gli errori più comuni. Qui è il caso di spezzare una lancia a favore degli ospiti: il problema maggiore di come vestirsi a un matrimonio non è causato dagli invitati ma dal fatto che in Italia non si usa esplicitare sull’invito il dress code desiderato. Detto ciò, evitare gli errori più comuni è facile se si seguono alcune semplici regole. Per lei, ecco i punti di attenzione:
1. Mai vestire di bianco o di colori chiarissimi come grigio perla o azzurro ghiaccio. L’unica a risplendere deve essere la sposa.
2. Evitare il nero. Si tratta di un evento felice, il nero è elegante ma per le nozze è decisamente troppo cupo. Per un matrimonio serale preferite il blu navy o il verde scuro, per il giorno invece meglio scegliere palette più vive.
3. Mise provocanti e dettagli chiassosi. Scollature abissali, spacchi assassini etc.. sono fuori luogo

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