Domenica 24 Novembre 2024

Collezione di opere orientali donata ai Musei civici di Bologna

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 Il Settore Musei Civici di Bologna ha acquisisto per le collezioni dei Musei Civici d'Arte Antica un nucleo collezionistico di 146 oggetti e opere d'arte orientali - giapponesi, cinesi e indiani - appartenute a Norman Jones (1903-1985) e donate dalla figlia Ruth, docente inglese residente nel capoluogo emiliano, per consentirne la più ampia fruibilità da parte del pubblico e degli studiosi. La parte più consistente della raccolta è composta da 68 esemplari di stampe giapponesi ukiyo-e dei secoli XVIII e XIX, realizzate da alcuni dei più noti e celebrati artisti del periodo Edo come Kitagawa Utamaro, Katsushika Hokusai e Utagawa Hiroshige. I beni, per un valore stimato complessivo di oltre 64mila euro, verranno conservati al Museo Civico Medievale, dove saranno oggetto di studio e catalogazione in attesa di essere esposti in una mostra prevista il prossimo anno.
    Norman Jones nacque in Africa da famiglia inglese nel 1903.
    Trascorse la prima giovinezza a Londra e sull'Isola di Wight, in seguito completò gli studi al St. Catherine's College di Cambridge con la Laurea in Storia. Trascorse quasi tutta la sua vita lavorativa come insegnante di scuola elementare a Harrogate, nella contea dello Yorkshire, dove morì nel 1985.
    Durante gli anni universitari sviluppò la passione per il collezionismo di esotici oggetti orientali, libri e fotografie, diventando assiduo frequentatore di negozi di antiquariato a Londra, Cambridge, York e Harrogate.
    L'eclettica raccolta comprende tessuti, sculture, miniature, stampe, disegni e acquerelli di diversa provenienza. Insieme ad un piccolo nucleo di miniature indiane del XVIII-XIX secolo, spiccano soprattutto la serie di oggetti cinesi risalenti alla dinastia Qing (tessuti ricamati, mandarin squares, sculture, acquerelli) e quella di opere giapponesi (secoli XVIII-XX).
    Quest'ultima annovera alcuni pezzi di notevole valore artistico come documentano la serie di netsuke in ambra e legno, tra cui una siglata, raffigurante la morte che assale un lupo. Tra gli oggetti giapponesi più singolari, un cuscino per geisha con cassetti e oggetti quotidiani risalente alla fine del periodo Edo (seconda metà del XIX secolo). (ANSA).
   

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